La nostra ultima prova di PES 2014 ci ha permesso di mettere le mani su una versione quasi definitiva del gioco!
La regolarità degli incontri con i quali ci stiamo avvicinando all'uscita di Pro Evolution Soccer 2013 è impressionante, di conseguenza anche durante la Gamescom di Colonia abbiamo avuto modo di provare la simulazione calcistica di Konami. Con una sorpresa gradita, però; dopo aver scambiato quattro chiacchiere con gli sviluppatori, siamo stati accompagnati in una saletta per provare una versione estremamente avanzata e con tutte le modalità offline e le squadre sbloccate, un codice più pulito di quelli provati in passato e vicino a quello che arriverà nei negozi il prossimo 20 settembre.
Non solo, grazie alla chiacchierata di cui sopra abbiamo finalmente aperto il vaso di Pandora su alcune delle domande che i fan di PES si fanno da anni riguardo le licenze e i trasferimenti, ma su questo ci torneremo tra poco. Partendo dal gioco vero e proprio, dobbiamo dire che una volta provata questa versione siamo rimasti spiazzati, in positivo, rispetto a quanto appreso in precedenza. Dal punto di vista tecnico il titolo appare più pulito anche su console; il sistema di illuminazione ha un impatto migliore sulle ombre, sui riflessi e sul bilanciamento generale dei colori. La maggiore fluidità permette inoltre di apprezzare meglio le animazioni, il ritmo di gioco non forsennato di ragionare e imbastire azioni (ad esempio, a centrocampo) senza avere la "fretta" di dirigersi verso la porta. Un'altra cosa che abbiamo notato è la reattività dei giocatori - finalmente buona - e la riduzione del lag quando si impartiscono i comandi; siamo riusciti ad inanellare tanti passaggi di fila senza sentirci "frustrati" dal ritardo di esecuzione, tutto a credito quindi della varietà delle azioni e del divertimento, pad alla mano. Pro Evolution Soccer 2014 - Il trailer della GamesCom 2013A calci verso l'uscita
Dopo aver giocato con le varie regolazioni dei passaggi/tiri manuali, possiamo affermare che PES 2014 sembra essere decisamente più appagante dal punto di vista simulativo rispetto al passato. Anche quella discrepanza eccessiva tra giocatori più o meno forti fisicamente sembra essere stata ridotta; tuttavia, il nuovo sistema di collisioni, che da un lato è davvero ottimo nel restituire impatti credibili tra i giocatori e nel capire quando c'è fallo o meno, porta un certo vantaggio per le squadre molto "coriacee" come potrebbe essere ad esempio il Bayer Monaco.
Per il resto, rispetto alle demo precedenti abbiamo notato tante piccole differenze come il rigonfiamento della rete più naturale in occasione dei goal oppure la possibilità di utilizzare L1 e R1 rispettivamente per richiamare o far allontanare i propri compagni quando si batte una punizione di fondo col portiere. E ancora, una regia dei replay finalmente degna di questo nome, con inquadrature che ricordano anche la cosiddetta spidercam dall'alto. Spulciando le squadre anche non di primissimo piano, ma ugualmente forti come il Napoli, abbiamo notato come il player ID e i volti dei giocatori siano meno fedeli rispetto alle controparti reali, se non per quelli che giocano nelle nazionali più blasonate; questa parte è completamente manuale e in mano agli artisti di Konami, di conseguenza la speranza è che per il lancio ce ne siano un numero maggiore così come per il futuro. Quest'anno Pro Evolution Soccer 2014 arriverà più presto del solito nei negozi, ma a detta del produttore associato lo farà con tutti i trasferimenti al posto giusto, aggiornati alla chiusura del calciomercato. Non è chiaro se saranno presenti "su disco" oppure con una patch al day one, in entrambi i casi la situazione dovrebbe essere molto migliore rispetto al passato. PES 2014 disporrà inoltre di un bel po' di licenze grazie all'aggiunta del campionato argentino, quello cileno, la champions league asiatica e la conferma per quanto riguarda Champions League, Europa League e Copa Libertadores; l'occasione propizia ci ha permesso di chiedere perché da anni Premier League e Bundesliga, ad esempio, non hanno le licenze ufficiali per la maggioranza delle squadre. Pro Evolution Soccer 2014 - Tutorial 4, fase difensiva La risposta è stata che non è solo una questione di soldi, la causa principale è un'esclusiva in atto con la serie di FIFA che permette agli altri titoli calcistici di avere un numero massimo di squadre per questi due campionati; finché le cose non cambieranno, la situazione rimarrà quella attuale. Tornando al gioco vero e proprio, abbiamo affrontato anche una sessione della modalità di allenamento, rilevando molti più fondamentali sui quali esercitarci e come le informazioni siano state rese più chiare anche allo scopo di permettere una migliore assimilazione dei comandi da sperimentare a partita in corso. La componente online non era disponibile nella demo, ma riguardo questo aspetto gli sviluppatori ci sono venuti in aiuto mostrandoci alcune slide che indicavano un maggior numero di opzioni per le partite contro altri giocatori, scene di intermezzo più coinvolgenti tra un match e l'altro ed una Master League Online più completa. Riguardo quest'ultima, dovrebbero esserci inizialmente tre leghe differenti tra le quali scegliere: la lega standard, una di giocatori tecnici e quella dei difensivi, che si chiama Catenaccio League. In tutte e tre c'è una sorta di limite per il budget di spesa che non può essere superato, allo scopo di impedire di acquistare chiunque semplicemente accumulando soldi; le differenze risiedono nel fatto che ci sono facilitazioni o meno nell'acquisto dei giocatori con caratteristiche più vicine alla lega scelta, e altre cose non ancora rivelate. Solo successivamente (probabilmente in seguito alla vittoria della lega oppure a tot partite giocate) sarà possibile accedere alla cosiddetta Galactico League, all'interno della quale non ci sono limiti di sorta ed è possibile competere contro i giocatori più forti. Dulcis in fundo, durante il mese di ottobre dovrebbe arrivare una patch che abiliterà le partite undici contro undici, a quanto pare molto richieste dai giocatori. Incuriositi da questa cosa, abbiamo chiesto se i tipi di feedback che gli sviluppatori ricevono differiscono da continente a continente, e ci è stato risposto che i migliori provengono dall'Europa e dall'America latina. I tipi di richieste differiscono proprio come ci si aspetterebbe: dalle nostre parti vorrebbero più licenze e libertà per i giocatori, nel sud America un'atmosfera ancora più frizzante, in Giappone sono più passivi perché spesso guardano i campionati esteri e si limitano ad accettare quello che propone Konami. Quella appena conclusa è stata probabilmente l'ultima prova prima della recensione del gioco; le premesse sono davvero buone e adesso bisogna solo mettere le mani sul pacchetto completo per capire se PES ha fatto il tanto agognato salto di qualità oppure no.