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Il pescatore a mosca in cima alle scale

Creato il 16 marzo 2012 da Pietroinvernizzi

Il pescatore a mosca in cima alle scaleLiberamente tratto da "My Moby Dick " di William Humphrey; 1978, ed. Raggi
(in Italia oggi su ordine con ed. Elliot)

Il pescatore a mosca secca è quello più cocciutamente fedele al proprio metodo, ed è il massimo dello snobismo piscatorio. Crede fermamente che il suo metodo gli conferisca il diritto di occupare il gradino più alto della scala sociale della pesca. [...] La cosa strana è che gli altri pescatori che usano gli altri metodi sono dello stesso avviso e lo trattano con rispetto, riconoscendone la superiorità in fatto di finesse piscatoria. Ma, a pensarci bene, è proprio così strano un comportamento simile? Non è forse vero che, di solito, basta proclamare la propria superiorità perché gli altri ce la accordino? La ragione per cui tutti i pescatori che usano altri metodi ammirano il purista della mosca secca non è perché questi catturi più pesci di loro; al contrario, è perché ne cattura di meno. Egli incarna lo sportivo nelle forma più pura, meno funzionale e meno materiale.
Ah, l'ostinazione stupenda del purista con la mosca secca! Pur non ignorando che le probabilità sono a suo sfavore - o forse, proprio per tale ragione - quale perseveranza, quale altezzosa indifferenza alla volgarità del mero risultato, quale concentrazione sui mezzi e non sui fini! Poniamo che stia pescando in acque pubbliche, cioè dove non vigono limitazioni al tipo di attrezzatura e al tipo di esca; ecco che arriva un pescatore col lombrico con il cestino colmo di pesce. Il pescatore a mosca oltre a non invidiargli il bottino, disprezza il rozzo tanghero. Sopraggiunge un pescatore col cucchiaino, con un abbigliamento che gli permette di pescare in luoghi in cui cresce della vegetazione (interdetti al pescatore a mosca) il quale, grazie alle esche metalliche, ha preso un'infinità di pesci. "Commerciante di ferramenta" sarà il nome sprezzante con cui l'etichetterà il pescatore a mosca. Entra in scena [...] un individuo che pesca sì con la mosca, ma con la mosca a streamer che non imita gli insetti bensì gli avannotti. I pesci grandi mangiano gli avannotti e pertanto anche questo pescatore ha riempito il suo cestino. poco dopo ecco un pescatore a mosca sommersa: le mosche sommerse imitano gli insetti, ma pescano sott'acqua; anche quest'ultimo ha catturato del pesce, per una ragione statistica che diremo tra poco. A diversi livelli di intolleranza, il pescatore a mosca secca li disprezza tutti. Per lui, come dice una vecchia canzone, non importa ciò che fai, ma come lo fai. Potrebbe avere il cestino vuoto (forse, addirittura, neppure ce l'ha se appartiene al genere più scelto di tutti: quello dei pescatori che non si sognerebbero mai di uccidere una trota e rimettono in acqua tutte le prede) ma non cambierà mai metodo, pur sapendo altrettanto bene, se non perfino meglio, degli altri che pesci di grandi dimensioni, che anche lui sta cercando di prendere, raramente si scomodano per un pezzetto di cibo microscopico per pesare il quale servirebbe la bilancia dell'orafo; e sapendo anche che le trote, perfino le più piccole, cercano soltanto il dieci per cento circa del nutrimento a pelo d'acqua, dove egli sta pescando. Ma la bizzaria sta nel fatto che, nonostante lo ritengano sciocco e lo prendano in giro, in fondo i pescatori che praticano altri tipi di pesca provano un'ammirazione inconfessata per il suo donchisciottismo, e senza malanimo gli lasciano il posto che gli spetta, sul gradino più alto della scala.


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