Titolo originale: Salmon fishing in theYemen
Regia: Lasse Hallström
Cast: Ewan McGregor, Emily Blunt, Amr Waked, Kristin Scott Thomas, Tom Mison,Catherine Steadman, Jill Baker, Pippa Andre, Dixie Arnold, Steven Blake, Hamish Gray, Waleed Akhtar, Simone Liebman, James Cutting, Ramsey Karim, Sami Karim, Hamza Saeed, Mohammed Awadh, Wael Hajar, Abo Nag, Wadah Almaqtari, Omar Nagi, Ala Nagi, Abdul Alhumikani, Rachael Stirling
Distribuzione: M2 Pictures, Gran Bretagna, 2012
Alfred Jones (Ewan McGregor) e’ uno scienziato timido e introverso esperto di salmoni che lavora al Ministero della Pesca e dell’Agricoltura. La sua vita normale ai limiti del noioso viene scossa da un’email contenente una proposta quanto meno bizzarra. A scriverla e’ Harriet Chetwode-Talbot (Emily Blunt), che gestisce gli interessi un ricchissimo sceicco (Amr Waked) con la passione per la pesca il quale intende introdurre la pesca al salmone nello Yemen. Jones, uomo pratico e di scienza, bolla il progetto come folle e rifiuta di partecipare. Ma il progetto ha nel frattempo attirato l’attenzione del Primo Ministro inglese e soprattutto del suo terribile ufficio stampa, guidato dalla potente e autoritaria Patricia Maxwell (Kristin Scott Thomas), che vede nel visionario progetto un’occasione per incrementare i consensi elettorali e per interessi di politica estera, quindi il povero dottor Jones si trova costretto suo malgrado a prendere parte alla folle impresa. Si ritrovera’ cosi’ a lavorare spalla a spalla con la dolce Harriet e scoprira’ che il progetto non e; poi cosi’ folle come sembra e con il cuore e la tenacia nulla e’ impossibile.
Lasse Hallström con il suo tocco delicato e quasi fiabesco ci racconta questa storia fedelmente tratta dal romanzo Pesca al salmone nello Yemen di Paul Torday (con tanto di email, chat sul pc, tweet etc) e la cui sceneggiatura e’ curata dal premio Oscar per The Millionaire Simon Beaufoy. Si tratta di una commedia permeata da una forte ironia, molto British, sin dalle prime scene.
E’ evidente sin da subito come il dottor Jones sia il classico uomo di scienza la cui vita scorre monotona e piatta, senza scossoni. La moglie e’ una donna in carriera spesso in viaggio, e quando ha un problema si reca in giardino a sfogarsi con le carpe koi nella fontana del giardino. L’incontro-scontro con Harriet e’ destinato a scuoterlo e non poco. Se a questo aggiungiamo il progetto assurdo nel quale si ritrova coinvolto controvoglia a causa dei “piani alti” e che ai suoi occhi appare come il capriccio di un uomo ricchissimo e annoiato, il gioco e’ fatto. Il timido Alfred si ritrovera’ a mettere in dubbio quello che ha sempre vissuto, quella che e’ stata la sua esistenza fino a quel momento, e gli incontri e le conversazioni con il saggio sceicco gli faranno capire che non esiste solo la parola Scienza, ma che c’e’ anche quell’altra parolina, Faith, Fede, che fa si’ che ci si butti a capofitto in un’impresa che sulla carta appare di fatto impossibile. La molla che decisamente spinge il nostro scienziato in questa direzione si chiama Harriet, donna entusiasta, dolce e fragile con una grande passione per il proprio lavoro che finira’ per contagiare anche lui con il proprio entusiasmo.
La bellezza del film sta proprio in questo, nell’evoluzione dei personaggi, nella loro presa di coscienza e accettazione del cambiamento. Emblematica e’ la scena nella quale il dottor Jones cammina insieme ad un folto gruppo di persone e improvvisamente decide di andare controcorrente, di invertire la rotta.. E’ un’immagine chiara ed eloquente di quello che accade nella propria vita, ed e’ quello che di fatto fanno i salmoni, risalire la corrente.
Ewan McGregor ha ormai smesso i panni da bad guy gia’ da un po’ e presta la sua faccia e il suo accento Scottish all’introverso e impacciato Alfred Jones, con grande successo.
Kristin Scott Thomas e’ semplicemente fantastica in ruolo che nel romanzo e’ affidato ad un uomo e non stupisce. La sua performance e’ esilarante: la conversazioni in chat con il Primo Ministro sono divertentissime. Una vera iron lady, perfetta, divertentissima.
Emily Blunt riesce bene nel ruolo della dolce Harriet, e risulta meno algida e distante del solito: una scoperta.
Bella prova anche per Amr Waked, visionario, saggio e appassionato sceicco con una profonda comprensione dell’essere umano e della sua natura.
In definitiva una bellissima commedia, leggera ma non troppo.
Conclusione: Da vedere.
Voto: 8