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Il peso del mondo è amore

Creato il 28 maggio 2014 da Femina_versi @MicaelaTweets

Grazie Allen per la tua dissacrante capacità di amare sempre e comunque.

Allen Ginsberg

 

Song – Canzone

Il peso del mondo
è amore.
Sotto il fardello
di solitudine,
sotto il fardello
dell’insoddisfazione

il peso,
il peso che portiamo
è amore.

Chi può negarlo?
In sogno
ci tocca
il corpo,
nel pensiero
costruisce
un miracolo,
nell’immaginazione
s’angoscia
fino a nascer
nell’umano -
s’affaccia dal cuore
bruciando di purezza -
poiché il fardello della vita
è amore,

ma noi il peso lo portiamo
stancamente,
e dobbiam trovar riposo
tra le braccia dell’amore
infine,
trovar riposo tra le braccia
dell’amore.

Non c’è riposo
senza amore,
né sonno
senza sogni
d’amore -
sia matto o gelido
ossesso d’angeli
o macchine,
il desiderio finale
è amore
- non può essere amaro
non può negare,
non può negarsi
se negato:

il peso è troppo

deve dare
senza nulla in cambio
così come il pensiero
si dà
in solitudine
con tutta la bravura
del suo eccesso.

I corpi caldi
splendono insieme
al buio
la mano si muove
verso il centro
della carne,
la pelle trema
di felicità
e l’anima viene
gioiosa fino agli occhi -

sì, sì,
questo è quel
che volevo,
ho sempre voluto,
ho sempre voluto,
tornare
al mio corpo
dove sono nato.


The weight of the world
is love.
Under the burden
of solitude,
under the burden
of dissatisfaction

the weight,
the weight we carry
is love.

Who can deny?
In dreams
it touches
the body,
in thought
constructs
a miracle,
in imagination
anguishes
till born
in human–
looks out of the heart
burning with purity–
for the burden of life
is love,

but we carry the weight
wearily,
and so must rest
in the arms of love
at last,
must rest in the arms
of love.

No rest
without love,
no sleep
without dreams
of love–
be mad or chill
obsessed with angels
or machines,
the final wish
is love
–cannot be bitter,
cannot deny,
cannot withhold
if denied:

the weight is too heavy

–must give
for no return
as thought
is given
in solitude
in all the excellence
of its excess.

The warm bodies
shine together
in the darkness,
the hand moves
to the center
of the flesh,
the skin trembles
in happiness
and the soul comes
joyful to the eye–

yes, yes,
that’s what
I wanted,
I always wanted,
I always wanted,
to return
to the body
where I was born.

 


Allen Ginsberg

 

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