Riporto con piacere la lettere del FAI di Pavia che mette in evidenza la dannosità del piano di governo del territorio varato dalla giunta Cattaneo da noi più volte sottolineato.
Un piano ad ampio consumo del territorio.
Si invita poi il neo assessore a studiarsi meglio quello che nel PGT è di indirizzo e quello che è prescrittivo (cioè vincolante).
Saperne qualcosa in più aiuta!
“L’articolo del 30 maggio dal titolo “Il Fai boccia il Pgt” riporta una breve considerazione dell’assessore all’urbanistica Marco Bellaviti che, richiamando l’aspetto programmatico del Pgt, ritiene di rinviare alle future progettazioni l’accoglimento (eventuale) dei punti di dissenso avanzati dalle associazioni ambientalistiche.
Facciamo presente che se è vero che c’è una parte del Pgt che è di indirizzo, ce n’è un’altra che è invece prescrittiva.
Il piano delle regole è prescrittivo, quindi ineludibile.
Questo per la zona storica (come denunciamo nelle osservazioni al Pgt presentate il 26 aprile) prevede opere di ristrutturazione urbanistica e nuove costruzioni. Con la prima si disfa progressivamente il tessuto urbano e con la seconda si può edificare su orti, giardini, parchi nel centro storico.
Lo rendono possibile i parametri previsti di densità edilizia fino a 4mc/mq ed il rapporto di copertura fino al 70% e di permeabilità del 25% (oltretutto eludibile quando si fanno garage sotterranei): sembra di ritornare all’urbanistica degli anni ’60 quando venivano saccheggiate le aree verdi del centro.
Bisogna assolutamente fermare queste norme e riaffermare il principio di intangibilità delle aree verdi del centro storico che l’urbanistica pavese sembrava aver acquisito ormai da tempo, ma che il Pgt oggi sconfessa.
Questo è uno dei temi su cui il Fai dissente dal Pgt e sul quale chiede un’attenta riflessione prima che da queste norme, che riteniamo molto pericolose, partano le future progettazioni e i futuri piani attuativi dell’area storica”.
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