Magazine Cultura
Alla continua ricerca del modo per rendere attraente la lettura, oggi ho preso dalla biblioteca un saggio capitale per la lettertura internazionale: Il piacere del testo di Roland Barthes. Davvero interessante e colto, ma di non semplice lettura. E' un ottimo strumento di analisi per gli esperti, certamente non è un testo divulgativo. Nonostante ciò, afferma un assioma fondamentale per la lettura: ci sono tanti tipi di testi e altrettanti lettori. Questo impone una considerazione: il piacere della lettura è individuale e diverso per tutti, come la propria firma. Mi domando: posso davvero favorire l'amore per la lettura offrendo testi e creando progetti o è pura illusione? Sono destinato a rapportarmi solo con persone che sarebbero state comunque lettrici, senza dare mai un serio contributo affinché qualcuno lo diventi pur non essendo predisposto? Trovare una risposta è davvero difficile, forse non è neppure giusto cercarla. Chi ama la lettura non può fare a meno di condividerla, nonostante tutto. E poi, una risposta credo che neppure Roland Barthes possa darmela.
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