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Il pianto del povero

Da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Il pianto del povero

Marc Chagall - View from a Window. Vitebsk. 1908

"Il pianto del povero" fa parte della raccolta "Umanità" che comprende altre quattro composizioni che via via verranno proposte. Oltre a "Il pianto del povero" troviamo "Partita a carte", "Ti vidi madre una sera" "Improvviso ci colse" e "Non ti chiedo". Mentre nelle prime quattro è immediato cogliere lo spunto autobiografico l'ultima, "Non ti chiedo" è dedicata "Ad ogni persona amica" suggerendo una nuova lettura della raccolta stessa.      IL PIANTO DEL POVERO
I
Ho conosciuto anch’io,    bambino, il sommesso pianto    del povero; senza urla di rabbia    o gridi di guerra: impossibili desideri, rimpianto    per modeste possibilità     negate.
II
Poi venne il tempo    dei grandi principi; il tempo dello scontro    tra il diritto dei poveri    e l’astuzia dei ricchi; il tempo dei tradimenti    e delle omertà; degli eroici slanci   e dei vili ricatti. Ho visto la debolezza    dei potenti; e la forza dei deboli, il vanto e la libertà    di chi non ha niente.
III
E ora nell’ultimo tratto    della mia corsa, sotto la spessa coltre    di morte foglie, nella segreta fenditura    della roccia, quel mio lontano pianto    di povero, con rinnovato volto,    riaffiora.
Non più nostalgia    di mancate ricchezze o rimpianto    per possibilità negate ma desiderio    di un intravisto bene e attesa    del pieno compimento di una promessa.
( 31 marzo 1999)  

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