Due film su cui spendere quattro parole prima che arrivi l'otto di agosto: "Il piccolo Nicolas e i suoi Genitori" e "Chloe, tra seduzione e inganno".
Il primo (titolo originale "Le petit Nicolas", tanto per chiarire subito dove far cadere l'accento del nome) è una brillante commedia d'oltralpe sul mondo dell'infanzia in cui i piccoli protagonisti esprimono sì tutta la loro fresca e sorprendente ingenuità, ma anche quei piccoli adulti interiori che emergono in forme caricaturali e divertenti. Un genere di commedia che mi piace molto, un po' alla "Amelie" per intenderci. Una riflessione un po' a margine: spero tanto che Samuele non debba mai vivere un rapporto di sottomissione con le bimbe coetanee come avviene a Nicolas!
Tutta un'altra storia, un altro genere, un altro mondo, il secondo film. Una storia a tinte forti sulle passioni amorose morbose, ossessive, perverse. Una benestante famiglia altoborghese e i sospetti di tradimento della moglie. In mezzo irrompe Chloe, prostituta fragile, bella, complicata, perversa e geniale. Innamorata forse. Per questo disposta a tutto. Lei è Liam Neeson, già vista in "Mamma mia!". Qui interpreta un personaggio del tutto diverso, la cui personalità, controversa e mai del tutto svelata, sono la cosa migliore del film.
Magazine Talenti
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