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Il Piccolo Principe e il pollo in agrodolce

Da Nonsolopizzaecinema @audreyandgeorge
Il Piccolo Principe e il pollo in agrodolce

Vi piace leggere libri? Avete un genere o un autore preferito? E che dire dei grandi classici? Non solo quelli “ufficiali” che ci raccontano a scuola, ma anche quelli che si sono guadagnati il loro piccolo spazio nel firmamento dei capolavori. Quelli li leggete? Vi dico di me: prima di finire l’università per me leggere era un dovere e non un piacere, per cui, di ciò che ho letto, ben poco sono riuscito ad amare. Però subito dopo la passione si è magicamente accesa e pian piano ho letto sempre di più: oggi quando riguardo la mole di letture completate sorrido e alzo un sopracciglio dalla soddisfazione. In verità devo ammettere che poco o nulla riguarda i classici italiani, ma qualche classico d’oltreconfine c’è, e tra questi non manca Il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry: è un libro piccolo, non ci vuole un granché a leggerlo, ma è uno di quei libri che risveglia il fanciullo che è in noi e ci sa regalare un vecchio-nuovo modo di guardare alla vita e… alla nostra vita.
È una storia surreale, a cui serve la fantasia di un bambino per avere senso e la maturità di un adulto per paragonarla alla realtà: “Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano” è la frase del libro che sancisce questo concetto e che viene ripreso con forza nel bel film d’animazione di Mark Osborne (quello di Kung Fu Panda, per capirsi).

Non serve aver letto il libro per guardare il film: Osborne ha saputo scriverlo come una storia all’interno di un’altra storia, cioè quella di una bambina destinata a un precoce “adultismo”, ma che, grazie all’intervento esterno di un vicino molto particolare, progressivamente si ribella al percorso segnato dalla madre.
Dal mio punto di vista, la visione di questo lavoro è catartica: personalmente sono uscito dalla sala in uno stato d’animo rinnovato e rasserenato. Il piatto che quindi voglio associare è uno di quelli che mi rimandano alla mia infanzia, con la fantastica ricetta di mia madre che lei (sbagliando) chiamava Pollo alla Cacciatora. Cosce di Pollo alle Cipolle in agrodolce

Il Piccolo Principe e il pollo in agrodolce

http://www.lennesimoblogdicucina.com


Ingredienti: 

6 cosce di pollo

2 grosse cipolle di Tropea 
½ bicchiere di olio evo
1 bicchiere di vino bianco
sale e pepe

In una ampia padella, rosolare le cosce nell'olio e poi aggiungere le cipolle finemente tritate, il sale e il pepe. Lasciar cuocere a fuoco basso per circa 20’, rimestando ogni tanto, poi aggiungere il bicchiere di vino e alzare la fiamma aspettando che il liquido di cottura vada in ebollizione; quindi abbassare di nuovo la fiamma lasciando andare la cottura avanti finché il vino non è completamente sfumato. Se la cottura è andata a buon fine si noterà la cipolla molto morbida e quasi caramellata; se così non fosse, va aggiunta un po’ d’acqua per poter continuare la cottura fino a ottenere quel risultato.

Servire con tanto pane: la scarpetta in questo caso è d’obbligo! Enjoy


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