Ommlaila e' una signora di circa 40 anni o forse meno, e' divorziata e vive con il padre, spazzino.
Vende fazzoletti davanti un centro commerciale e si porta dietro la figlia ogni giorno.
La figlia, Laila, ha circa 3 anni ed e' bellissima.
Sorride sempre, sembra felice.
Lo sporco che ha sui capelli o sui vestiti non offuscano la bellezza del suo sorriso.
Conosco Ommlaila da un anno circa, da quando grazie anche al sostegno di generosissime persone, ho cominciato a sostenerla portandole alimenti, vestiti e medicine.
Per Ommlaila sono un punto di riferimento. Quando la figlia sta male mi chiama per aiutarla, quando ha problemi mi chiama per risolverli e questo mi rende molto felice.
Vive in un quartiere popolare vicino il Nilo, fino il mese scorso non aveva neanche una macchina del gas e cucinava su un fornetto ad olio.
Due giorni fa sono andata a trovare madre e bambina per la strada e sono rimasta stupita di aver trovato con loro un bambino di 2 anni.
Piccolo piccolo, sorridente, moro, con delle ferite dietro le orecchie.
"L'ho trovato" mi ha detto Ommolaila.
"Il terzo giorno di Ramadan ho trovato Ramy in una piazzetta qui vicino. Era vestito di stracci, era solo e spaventato. L'ho preso, sono andata al commissariato ma mi hanno rimandato a casa, con lui. Ora e' un mesetto che e' con me, sono riuscita anche a comperargli gli abiti per la festa. Sai, mi chiama mamma".
Ho guardato Ramy e dire che mi veniva da piangere, mi veniva voglia di urlare, mi veniva voglia di prendermela con qualcuno, e' davvero poco.
Un bambino di 2 anni che vive per la strada, solo, mentre indifferenti auto, persone, esseri umani gli passano accanto senza guardarlo, come non esistesse. Come fosse invisibile.
Ed in realta' Ramy e' invisibile. E' invisibile per una grandissima fetta di egiziani benestanti, per chi governa questo Paese, per chi si considera un essere umano.
Di Ramy l'Egitto e' pieno.
Si stima siano 1 milione o forse piu' i bimbi che vivono per strada, abbandonati, scappati dagli orfanotrofi o frutto di rapporti sessuali proibiti.
Questa e' l'eredita' di 30 anni di regime Moubarak, 30 anni di menefreghismo sociale e disinteresse per le classi piu' povere, 30 anni di ingiustizie e proibizioni, 30 anni di arricchimento dei ricchi ed impoverimento dei poveri.
Mentre Ramy vagava per le strade del Cairo, Moubarak viaggiava in elicottero verso l'ospedale 5* del Maadi, dove risiede in una camera d'ospedale deluxe, nutrito con cibo sano e vestito con abiti puliti e stirati.
E mentre chissa' quanti bambini come Ramy stanno in questo istante in cui scrivo, vagando per le strade, il Popolo e' impegnato a litigare su facebook, ad accusarsi l'un l'altro, a fare campagne di odio tra gli uni e gli altri, ma sopratutto e' impegnato a glorificare Moubarak, l'uomo che garantiva la sicurezza coprendola con le torture nei commissariati e con l'arresto di bambini che vagavano per strada.
E quando non venivano arrestati venivano utilizzati come delinquenti, pagati con un pasto, cosi' che ci fosse sempre un tacito accordo di pace tra loro e le forze dell'ordine.
Le vittime silenziose della dittatura, invisibili agli occhi dei turisti che viaggiano felici nei resort e che ora dicono che con Moubarak si stava meglio, invisibili agli egiziani stessi, cosi' abituati alle divisioni delle classi sociali da non accorgersi di nessuno tranne che di loro stessi.
Ramy si trova ancora da Ommmlaila. Il fatto che dopo un solo mese l'abbia chiamata mamma mi fa pensare che questo bimbo una mamma non l'ha mai avuta. E non oso immaginare cosa ha visto finora, cosa i suoi grandi occhi hanno guardato nelle strade o il suo corpo ha provato sulla pelle.Era vestito di stracci, e detto da una donna che vive quasi tutta la giornata per la strada rende l'idea di come davvero fossero stracci gli abiti che indossava.
Nessuno cerca Ramy apparantemente, e lui non si ricorda e non sa nulla ne di dove viene ne di come e' arrivato fin qui. Sa solo il suo nome e lo ripete sorridente.
Se in un anno nessuno chiedera' di lui, Ommmlaila che si e' affezionata al bambino, cosi' come sua figlia, lo registrera' a nome suo. Tanto qui tutto e' possibile. Se una donna dalle condizioni economiche disastrose come lei si presenta alla polizia dicendo che questo bambino e' suo figlio, la polizia ci crede senza fare domande. Abituati come sono alla classe analfabeta di questo Paese, che fa figli e non li registra al comune finche' arriva il momento di mandarli a scuola o di far loro un documento di identita', non si stupiscono di trovarsi difronte una donna che non sa quando ha partorito questo figlio e quanti anni ha.E quindi per routine, lo fanno visitare per sapere su per giu' quanti anni ha e rilasciano i documenti. E cosi' Ramy fra un anno potrebbe avere legalmnente una mamma.
Se andassi io invece con Ramy, oppure una donna dalle condizioni economiche normali, la procedura sarebbe tutta differente e mi sarebbe richiesto un documento di nascita del bimbo. Questo per farvi capire che a livello governativo, delle classi povere, della gente bisognosa, non interessa nulla a nessuno.
Questo e' l'Egitto che ha creato Moubarak in 30 anni di dittatura e che dalla Rivoluzione ad oggi peggiora inevitabilmente.
Ramy e' stato fortunato. In quella piazzetta e' passata una donna senza pretese, che vive di stenti, che vende fazzoletti per sopravvivere ma che non ci ha pensato due volte a tirarlo via dalla strada.
Una donna come poche, un vero esempio di umanita' da cui tutti noi dovremmo prendere esempio.
Diffondete questo post, forse qualcuno riconosce il piccolo Ramy.
In caso contattatemi a questa email
baraem@hotmail.it
Grazie