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Il piccolo uomo senza qualità

Creato il 03 novembre 2010 da Mdeconca

affondaAnche associarlo al romanzo di Thomas Mann è sacrilego. Però non mi veniva in mente niente di più pertinente: un piccolo uomo … ma non piccolo di natura, piccolo di comprendonio, piccolo per bassezza morale e per pervicace testardaggine.
Berlusconi incarna tutto il peggio dell’italiano medio, con l’aggravante di aver potuto studiare, di aver potuto migliorare la sua condizione (economica), anche se attraverso compromessi IMMORALI.
Il suo machismo di bassa lega (nord) lo ha portato ad appropriarsi di un altro luogo comune: l’omofobia.
In realtà, il piccolo uomo senza qualità ormai sta battendo gli ultimi colpi e come tutte le bestie messe in un angolo lancia gli ultimi morsi.
Per nascondere le sue laide bassezze (pedofilia e incitamento alla prostituzione, oltre che abuso di potere) è pronto a lanciare l’ennesimo grido populista: meglio puttaniere che ricchione!
Ma ne siamo davvero così sicuri? Personalmente la penso proprio all’opposto: seguire l’istinto naturale della propria sessualità non ha certamente nessuna macchia di peccato non nel senso religioso quanto morale che quello di perseguire piaceri sessuali per il solo gusto dell’affermazione del ‘maschio’ dominante.
Intanto la munnezza a Napoli aumenta nonostante siano trascorsi i 10 giorni del famoso proclama; aumenta la disoccupazione; l’evasione fiscale non rientra; la crisi socio-politico-economica non accenna a tacere: ma non è del maschio dominante il compito di sovrintendere al benessere del branco? Nella fattispecie della Nazione?
Concetti troppo alti per Berlusconi, intento invece a sistemare tutti i suoi affarucci. Intanto la reputazione dell’Italia in Europa perde credibilità; intanto tutto stagna in una palude di nauseabonda ed insopportabile stasi. Sono sicuro che tutto questo appartiene ad una strategia: la quiete prima della tempesta. Concentrare l’attenzione mediatica sul proprio ego permette alla serie di gnomi operosi della Libertà di portare avanti il progetto di distruzione istituzionale che confluisce invece nella salvezza del singolo.
In altre parole, Ruby non è altro che uno specchietto che distrae dall’imbarazzo dello ‘scudo Alfano’, dall’irrisolto conflitto d’interessi, dai processi e processini, dalle more del Parlamento soggiogato ed incapace di legiferare per un nazione e non più per un singolo.

Alla fine allora la boutade volgare sugli omosessuali, che segue di qualche settimana la bestemmia e le offese a Rosy Bindi.
“Quando cade l’acrobata, entrano i clown” e Berlusconi, dismessa la maschera dell’equilibrista fra le due Camere, il Colle e la Costituzione, indossa adesso la veste del pagliaccio di corte.

Ma finirà presto!!!


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