Il pittore è un poeta solitario, ama il crepuscolo, le ombre della sera sono le sue compagne, perché si nascondono negli anfratti della notte e spariscono all’alba, il pittore come il poeta, ha paura delle sue ombre, dannato nella sublimazione di se. Unico profeta, raramente ama il confronto, i colori come le parole sono divinità schizzinose, poco inclini a scendere sulla terra.
Il mondo cambia e gli unici purtroppo a non accorgersene sono i pittori e i poeti, il loro universo è fatto a loro immagine e come il riflesso del sole acceca. Il poeta come il pittore vive di se…per se, ma se intravede quello spiraglio che sta tra la notte e l’alba, se scende dal suo piedistallo di cristallo, e si mischia al fango della terra, scoprirà che la sua arte può solo crescere e far germogliare nuovi fiori che presto daranno nuovi frutti e questi frutti abbelliranno la sua casa e cioè il mondo.