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Il pistolotto di ferrara

Creato il 16 marzo 2011 da Speradisole

IL PISTOLOTTO DI FERRARARuby. L’argomento trattato da Ferrara nel suo secondo pistolotto televisivo statale è stato Ruby. Un pistolotto tutto pro Arcore..

E’ stata presentata come una martire che viene bersagliata ed insultata dalla gente a Maglie, la cittadina pugliese dov’è nato Aldo Moro.

Già a Maglie, il paese i cui abitanti, secondo Ferrara,  dovrebbero camminare in ginocchio e non avere reazioni o sentimenti perché è il paese dov’è nato Aldo Moro.

Comunque gli insulti alla povera ragazza erano del tutto ingiustificati E qui credo che abbia ragione Ferrara, Ruby, in tutta questa storia, è una vittima.

Ha ricordato l’episodio evangelico in cui Gesù, quando si è trovato davanti alla folla che voleva lapidare un’adultera, ha pronunciato le famose parole “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Usando perciò la tromba del Vangelo per le orecchie del cattolici.

Chi ha orecchie intenda e da come l’ha raccontata Ferrara, gli abitanti di Maglie, sono stati paragonati ai lapidatori del Vangelo. 

Però nulla ha detto su chi ha sfruttato la minore età della ragazza, chi l’ha resa più prostituta di quello che non fosse, chi le ha dato l’illusione che il sistema di vita scelto fosse quello giusto, moralmente accettabile.

Nulla ha detto contro chi con soldi e regali costosi ha corrotto ancor di più la giovinezza della ragazza e ne ha “inculcato la sua cultura maschilista”, l’ha corrotta tanto da farle credere che lo sfruttamento del proprio corpo, che fortunatamente la natura le ha dato, fosse l’unico modo di riuscire nella vita. Lo si è visto da come la ragazza si è comportata dopo.

Nessuno di noi incolpa Ruby per quello che ha fatto e per la vita che liberamente ha scelto di fare, ma condanniamo il satrapo che l’ha ridotta così.
Non siamo puritani, non vogliamo lapidare Ruby che anzi consideriamo una vittima sfruttata, ma condanniamo e disapproviamo profondamente chi, in nome dei soldi e del potere, ne ha fatto un giocattolo senz’anima.



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