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Il più grande attacco informatico della storia, in atto

Creato il 27 marzo 2013 da Faster

spam

Secondo quanto circola negli ultimi minuti sui siti di informazione di tutto il mondo, al momento, si starebbe verificando il più grande attacco informatico della storia.

A quanto sembra, l’obiettivo dell’attacco sarebbe l’organizzazione non-profit Spamhaus. All’origine degli attacchi ci sarebbe una compagnia di web hosting olandese denominata CyberBunker la quale ospita, sui propri server, materiale di qualunque tipo tranne che di stampo terroristico o pedo-pornografico.

Alcuni clienti di questa compagnia sarebbero stati accusati di aver utilizzato il servizio offerto per l’invio di spam e di aver utilizzato i loro server per ospitare siti di phishing e malware.

L’inizio della disputa tra Spamhaus e CyberBunker avrebbe avuto origine nel 2011 quando la compagnia non-profit ha contattato l’internet provider A2B affinché prendesse provvedimenti contro CyberBunker.

Non ricevendo alcuna risposta, Spamhaus ha proceduto ad inserire A2B all’interno della propria blocklist. Le blocklist, sono degli strumenti estremamente potenti perché consentono agli ISP di ridurre il numero di email contenenti spam.

Dopo questi avvenimenti A2B ha deciso di escludere CyberBunker dal proprio servizio per ripristinare la totalità dei propri servizi ed accusando Spamhaus di estorsione, denunciando i fatti alla polizia locale.

Dal canto suo, Spamhaus ha risposto alle accuse affermando che A2B era stato inserito nella blocklist perché la compagnia forniva i propri servizi per scopi illegali e di conseguenza le leggi vigenti nei paesi coinvolti erano dalla loro parte.

CyberBunker, dopo essere stato scaricato da A2B ed aver cambiato ISP, all’inizio di quest’anno è stato inserito in una delle blocklist di Spamhaus: da qui l’inizio dell’attuale cyber-guerra.

CyberBunker, e gruppi criminali provenienti dalla Russia e dall’est dell’Europa, al momento infatti sarebbro fonte del più grande attacco di tipo DDoS della storia con picchi di ben 300 gigabit al secondo – sei volte maggiore della potenza impiegata per bloccare solitamente siti con grosse difese come quelli delle banche.

Sebbene gli attacchi siano diretti verso Spamhaus, essi sarebbero mirati ai server DNS che utilizza l’organizzazione. Da ciò potrebbe risultare che nelle prossime ore alcuni siti web potrebbero subire rallentamenti o essere irraggiungibili.

Al momento i server di Netflix starebbero accusando rallentamenti mentre Spamhaus sarebbe ancora pienamente funzionante grazie al supporto del suo grande numero di server DNS e all’aiuto di Google.

Per adesso comunque, Cyberbunker non avrebbe confermato di essere artefice degli attacchi in atto.


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