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Il pluralismo secondo Grillo

Creato il 25 gennaio 2016 da Salvatore Rocca @Saelvig

Il pluralismo secondo GrilloA cadenze regolari Beppe Grillo lancia dal suo blog invettive e maledizioni ripetitive all'indirizzo dei suoi avversari, sia politici che personali, battendo il martello su questioni che meriterebbero una posizione di riflessione più ampia rispetto alla visione ristretta di un sito internet monopartitico e propagandistico a circuito chiuso.

Stavolta il leader del Movimento 5 Stelle ha pensato di "combattere" il governo italiano aggrappandosi alla Rai e criticandola aspramente con termini irrispettosi come " televisione fascista" che " censura su tutti i tg le notizie scomode per il governo che ne ha nominato i vertici come in Polonia". Per Grillo è meglio che " se la paghi il Pd con i suoi rimborsi elettorali. Possono costringerci a pagarla infilandola in bolletta, ma non possono costringerci a guardarla ".

Insomma, critiche anche nei confronti del Canone Rai e per la nuova modalità di pagamento delazionata nella bolletta elettrica. Non mancano, ovviamente, i soliti appellativi di "piddini" utilizzati a mò di sfregio nei confronti dei tesserati del Partito Democratico.

Poi la sferzata: " prima notizia censurata: il sindaco di Brescello sostenuto dal Pd ed elogiatore di boss della 'ndrangheta, Marcello Coffrini, si è dimesso dopo le pressioni partite da questo blog nelle ultime settimane, e poco prima che la commissione prefettizia decida se sciogliere il comune per mafia, l'ennesimo a guida piddina". Ad onor di cronaca, il sindaco di Brescello non risulta essere tesserato con il Partito Democratico ma con la lista civica " Insieme per Brescello " e la mozione di sfiducia organizzata nei suoi confronti è partita proprio dai membri del PD del comune lombardo. Altro che pressioni del blog.

Altro attacco quello riguardante la vicenda del primo cittadino di Reggio Emilia, Luca Vecchi, inquisito dal blog di Grillo per aver acquistato una casa da un imprenditore finito, dopo tre anni, nell' inchiesta Aemilia per ' Ndrangheta. Una vicenda, tuttavia, riconosciuta come strumentale e costruita ad hoc per attaccare l'esponente del PD.

Insomma, una "sommossa" che sembra voler far dimenticare all'opinione pubblica l'evidente caos scoppiato a Quarto, dove il Movimento Cinque Stelle sembra essere sommerso dai guai fino al collo, con gli stessi vertici del Direttorio ( Di Maio, Di Battista e Fico) coscienti delle infiltrazioni della Camorra all'interno della giunta comunale ma che non hanno mosso dito per denunciare.

Grillo mette tutto all'interno del calderone del suo blog, usa il mestolo e ne tira fuori una minestra confusa, informe e senza prove certe, a differenza delle intercettazioni e delle documentazioni in possesso della Commissione parlamentare Antimafia per il caso del comune napoletano. Ma di quello, secondo Grillo, la televisione e gli altri organi di stampa non ne dovrebbero parlare.

Salvatore Rocca

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