Chi lo ricorda con le carotidi gonfie capace di sbroccare di fronte a qualsiasi espressione di lesa maestà di Silvio rimane sorpreso dal tradimento dello scudiero pronto a difendere qualsiasi cosa, persino la parentela di Ruby con Mubarak. Ma in effetti la vera domanda è: si tratta di un tradimento o invece di un rinnovato atto di fedeltà a un’idea di società corrotta e oligarchica? A quella famosa modernizzazione che una settimana a fa ad Harvard è stata finalmente e ufficialmente smascherata da uno dei più noti economisti del mondo come ideologia della lotta di classe al contrario?
Forse è solo che il vecchio padrone è diventato plastificato e bolso, interessato più al salvataggio di se stesso e del suo impero che delle magnifiche sorti e progressive del pensiero unico che sono invece la maggior preoccupazione di Renzi il cui destino è legato al successo della sua opera di infinocchiamento di un Paese. Meglio applaudire al karaoke politico finanziario dell uomo nuovo: musica vecchia e parole di JP Morgan che scorrono sullo schermo. Possiamo chiamare traditore un ‘uomo così fedele alle proprie convenienze come del resto all’assenza di pensiero?
Certo che è triste, quasi quasi mi viene una poesia: Vita insapore, vita seguita, vita odiata, vita morta, vita perduta, vita opaca. Detto in prosa una vita di merda.