L’appuntamento principale è a Roma (alle 20 a Piazza di Spagna), ma eventi sono stati organizzati anche in altre città: a Firenze (Piazza della Signoria, ore 19.30), Padova (Prato delle valle, ore 20), Milano (Piazza Duomo, ore 19.30), Torino (Piazza Castello, ore 20), Bologna (Piazza Nettuno, ore 20), Pisa (Piazza Garibaldi, ore 19.30), Palermo (Teatro Massimo) e Napoli piazza del Plebiscito), Trieste (Piazza dell’Unità, ore 20).
Quello italiano si è già ribattezzato movimento ’20 M’, dal giorno di oggi, e il suo manifesto è lo stesso di quello dei giovani spagnoli: “Siamo persone venute liberamente e spontaneamente che dopo le manifestazioni tenute in diverse città spagnole in questi giorni, hanno deciso di riunirsi per continuare a rivendicare la dignità e la coscienza politica e sociale. Non siamo o rappresentiamo né un partito né un’associazione. Ci unisce il desiderio di cambiare. Vogliamo una società nuova che dia priorità alla vita, al di sopra degli interessi economici e politici. Vogliamo un cambiamento nella società e nella coscienza sociale.
“Dimostrare che la società non sta dormendo e che continuiamo a lottare perché ci meritiamo una vita serena e di pace. Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni arrestati dopo la manifestazione a Madrid e chiediamo che vengano rilasciati immediatamente. Vogliamo tutto, lo vogliamo adesso, se lo vuoi anche tu unisciti a noi!”.
Sono infatti alcuni giorni che i giovani spagnoli si sono dati appuntamento in piazzaa Madrid per il cosiddetto “15-M”, un “campamiento de protesta” contro un sistema politico che ha consentito l’acuirsi di profonde situazioni di disagio sociale ed economico. Ricordiamo infatti che la Spagna è per molti versi il paese che più di ogni altro ha sentito la crisi economica. Alla metà della decada 2000-2010 L’economia del paese infatti stava volando nelle statistiche economiche internazionali proprio in virtù di quel settore immobiliare che ha generato con le sue bolle speculative la crisi economica. Il risultato non si è fatto attendere, con oltre 5 milioni di disoccupati (in una realtà di circa 40 milioni di persone: tasso effettivo di disoccupazione ben oltre il 25%) e una crisi che non sembra voler accennare a passare.
I giovani iberici, in tutto questo, si sono sentiti presi in giro da una classe politica che prometteva modernità e innovazione, ma che ha portato solo a disagi. “Democracia real ya” è il motto, e con queste parole sottolineano come non sia possibile una democrazia matura se non vi sia una prosperità garantita per tutti i cittadini, o quantomeno un posto di lavoro. fonti: http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110520_00164.shtml http://www.onlusblog.it/2011/05/18/proteste-dei-giovani-indignati-in-spagna/ http://www.democraciarealya.es/