Magazine Diario personale

Il popolo dei furbi

Da Phoebe1976 @phoebe1976

dont_get_smart_with_me_retro_housewife_print-r6c98555c05124.jpgAnche nella provincia in cui non succede mai nulla, a volta succede un casino allucinante. E quando accade, come è ovvio immaginare, tutti gli astanti addormentati di svegliano, risorgono ed hanno nuovi ed interessantissimi spunti di conversazione.

Come oggi ad esempio, giornata della Festa del papà, dell'insediamento di Papa Francesco e dell'abuso edilizio lacustre.

La faccenda è chiara e risaputa, un vero cliché: nel bosco non si poteva costruire, ma l'occasione era ghiotta e la tangente fa il funzionario pubblico ladro. E così, dopo un anno e più di sequestri, ieri sono partiti gli avvisi di garanzia al sindaco (ancora in carica) e all'ex giunta, con i nomi ed i cognomi tutti sbattuti sui giornali senza appello, tutti colpevoli, tutti in pasto alle chiacchiere da bar.

E mentre lamentavo la poca gentilezza degli inquirenti nello sbattere in prima pagina un po’ tutti, dimenticandosi poi puntualmente di fare i relativi distinguo, specie se alla resa dei conti poco avevano a che fare con la questione. Nel parlavo alla macchinetta del caffè, quando è intervenuto un mio collega di recente acquisizione.

“Ah, in Calabria mio fratello ha costruito casa dove non poteva. Poi è andato dal sindaco, gli ha fatto dei lavori in casa, non s’è fatto pagare e il sindaco gli ha dato il condono!”

Avete presente quando un toro vede rosso? Io, uguale. Non mi sono trattenuta, nemmeno un po’. “Ah, sì? Bello. E’ anche per questo che l’Italia va così bene, complimenti! Hai proprio di che vantarti!”

Lui, piccato ma anche abbastanza sconvolto dalla mia visione idealistica, mi risponde con un “Ma che fa? Lo fanno tutti!!”

“Eh no, caro. Non è vero. Io non lo faccio, e nemmeno la mia famiglia l’ha mai fatto. Se ci sono le leggi, un piano regolatore, delle norme è perche devono essere rispettate, non aggirate!”

“Ehhhh! E chi ci crede!!! Manco un capanno della legna?”

“Anche fosse, non credo che un capanno per la legna valga come un condominio di sette piani!”

“Tzè.”

Inutile dire che l’allegro convivio s’è sciolto prima del tempo e che il nuovo collega mi taglierà le gomme della macchina a breve.

Ma davvero non si può far nulla contro l’illegalità diffusa e contro il malcostume italico?

Siamo un paese condannato?

O ci possiamo ancora salvare?


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