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Avete presente il portasfiga della vostra scuola, o quello della vostra città? Oh, andiamo, non fate finta di non sapere di cosa sto parlando: in ogni scuola e in ogni città c’è almeno un portasfiga ufficiale. Spesso anche più di uno. Non si sa bene perché, non si sa bene per come, ma ovunque c’è qualcuno che viene additato come tale e, a quanto pare, non solo in un paese particolarmente superstizioso come l’Italia (qualcuno ha nominato Napoli???), ma pure in Francia. Di solito capita che la leggenda venga ampliata dalle voci, dal passaparola, e spesso anche dalla stupidità umana. Oppure capita che ci siano persone che portano per davvero sfiga, chi lo sa?Comunque il protagonista di questa commediola francese è proprio un portasfiga: ogni ragazza che esce con lui finisce inevitabilmente all’ospedale, o comunque per farsi mooolto del male, o comunque per subire imprevisti e ielle di vario tipo. Oltre che un portasfiga, Julien è però anche un fenomeno nel suo lavoro, ovvero il consulente matrimoniale e per coppie in generale. In quello è davvero bravo, anche se gli sceneggiatori (tra cui un certo Luc Bossi, parente?) non si sforzano certo più di tanto per darcene una dimostrazione concreta. Il film gioca così prevedibilmente sul contrasto tra i suoi fallimenti amorosi personali e il successo invece nel far stare insieme gli altri, un po’ come un novello Amelie al maschile (ma la nuova commedia francese riuscirà mai a scrollarsi di dosso l’eredità de Il favoloso mondo di Amelie?).Fino a che non arriva una donna affascinante, o perlomeno molto più affascinante di lui (perché lui è davvero brutto!), e così cercherà in tutti i modi di conquistarla, fregandosene del fatto che pure lei dovrà incorrere in tutta una serie di sfighe varie per colpa sua.
Questo spunto della sfiga è simpatico e riuscito e la prima mezzoretta della pellicola fila bene, tanto che potrebbe essere un’idea già bell’e pronta servita in tavola per un remake americano dal successo facile facile. Per la restante ora la commedia francese scivola invece nella noia, tra tutta una serie di gag che non fanno ridere nemmeno un… francese, varie trovate da far invidia ai nostri cinepanettoni (il pompino in ascensore, ancora??), e qualche inserto di animazione grafica da far accapponare la pelle.Male gli attori: il protagonista per tutto il tempo ha indosso, oltre che una rara faccia da pirla, anche un capotto con una sciarpa: ma dargli un altro vestito no? Il budget costumi era terminato? Come portasfiga è anche piuttosto credibile, però certo che questo attore Francois-Xavier Demaison è davvero odioso a partire dal nome, e la protagonista femminile Virginie Efra non è che pure lei ispiri tutta ‘sta simpatia, per non parlare di tutta una serie di caratteristi in ruoli minori che sono macchiette della peggio specie.
Il fatto che una porcatina (persino definirlo porcatona è esagerato) del genere abbia trovato una distribuzione italiana, quando molte altre pellicole meritevoli d’Oltralpe non ce la fanno, non è comunque certo una cosa che stupisce, anche perché questo sembra un prodotto già perfetto per una prima serata di Canale 5. E poi perché il trailer funziona ed è accattivante al punto giusto da poterti convincere che sì, sarà la solita commedia leggera, ma magari non sarà così male. Invece, dopo una partenza decente, si trasforma in quello che credo, mi pare, penso i francesi chiamino Cinema de merde.Se quindi vi cimentate nella visione di questo film… buona fortuna!(voto 4,5)
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