Bruno Fernandes das Dores de Souza, il 28enne brasiliano ex portiere del Flamengo, ha confessato l’efferato delitto e dopo due anni di indagini e ricerche senza risultato è finalmente emersa la verità.
Il ragazzo era in carcere da luglio 2010 per la scomparsa dell’ex amante Eliza Samudio ma il corpo della donna non era mai stato ritrovato.
Ieri, durante la prima udienza svoltasi nel Tribunale di Contagem, sono tuttavia apparsi nuovi e inquietanti dettagli. Il portiere ha negato di essere il mandante dell’omicidio, ma per la prima volta ha ammesso che la giovane è stata uccisa.
“Il suo corpo è stato fatto a pezzi e dato in pasto ai cani”
Così ha confessato Bruno, accusando l’amico Luiz Henrique Romão, detto “Macarrão”, che avrebbe compiuto il delitto per liberare l’amico fraterno da un ‘incubo’.
Pare infatti che l’ex amante minacciava uno scandalo se il brasiliano non avesse ammesso al loro relazione e non si fosse occupato del bambino avuto insieme a lei. Restano ora da chiarire le dinamiche dell’omicidio e tutte le responsabilità individuali.
Bruno era considerato una grande promessa del calcio ed era stato additato addirittura come successore di Julio Cesar in nazionale e probabile portiere della Seleçao ai Mondiali del 2014. La scorsa settimana il presidente del Boa Esporte gli aveva dato una speranza annunciando l’intenzione di offrirgli un contratto appena fosse tornato in libertà, ma dopo le confessioni di ieri anche il futuro calcistico del ragazzo sembra essersi definitivamente interrotto e Bruno Fernandes è diventato per tutti “O monstro” - il mostro.
YB