Oggi sveliamo l’arcano di Sydney, che poi arcano non e’ perche’ a ben pensarci sto per scrivere il post piu’ ovvio del secolo, alla fine del quale mi aspetto commenti tipo "grazie al cazzo".
Comunque sia. A parte gli ultimi due giorni in cui piove e il tempo fa schifo, sembra sia iniziata l’estate. Domenica scorsa eravamo sui 27-28 gradi, e io verso l’ora di pranzo sono sceso sotto casa, infradito, maglietta, costume, telo mare in spalla. Ho preso un autobus che mi ha portato in riva al mare nel giro di 15 minuti. Spiaggia fantastica, mare trasparente, baretti fighi dietro la spiaggia con gente che passeggia o prende il sole o si mangia ostriche e champagne. Un paio di bagnetti, poi verso le quattro ho preso le mie cose e me ne sono ciabattato a casa allegro e soddisfatto.
E mi sono reso conto che vivo in un posto dove posso andare al lavoro in quindici minuti via bus. Dove ho tutto a portata di mano, a livello di negozi o di centri commerciali, o di ristoranti e bar. Dove c’e’ benessere diffuso. Dove ho un aeroporto internazionale che mi porta ovunque senza scali. Dove ho un lavoro che mi da grandi soddisfazioni di carriera ed economiche. Dove lo stile di vita e’ rilassato e sono a casa dall’ufficio alle cinque e mezza quando va male. Dove posso andare a concerti, eventi, mostre, il tutto a portata di mano.
Ma soprattutto, e questo non lo capisci finche’ non lo vivi. Dove posso andare al mare in una manciata di minuti. E dove posso farlo per la bellezza di sette mesi l’anno, contro i tre-quattro dell’Italia e gli uno-due del Giappone. E dove la spiaggia e’ Spiaggia con la S maiuscola: trasparente, pulita, perfetta, sabbia bianca e tutto il resto.
Dite che ci sono molti posti cosi’ al mondo? Mah, io non credo. Mi vengono in mente giusto Barcellona (ma gli stipendi di qui se li sognano) e Miami, o certe parti di L.A. Per il resto, di solito se hai la spiaggia bella sei nel terzo mondo o hai la spazzatura in strada (ogni riferimento a luoghi che iniziano con la N e’ puramente casuale), se hai il lavoro nella multinazionale sei lontano dal mare, se hai la grande citta’ la spiaggia fa schifo (tipo Tokyo, per dire), se hai tutti i precedenti non hai certo sette mesi di bel tempo l’anno. Credo si debba vivere l’esperienza e toccare con mano per poter capire cosa si prova, ad andare al lavoro in un grattacielo tipo Manhattan la mattina, finire presto e andare filati al mare.
Insomma: come stava scritto sulla carta, Sydney e’ proprio una figata. Scusate se avevo dubitato, ma arrivando d’inverno non si era tanto capito. Ora finalmente capisco perche’ vivere qui costa cosi’ tanto, e perche’ tutti vogliono vivere qui, nonostante tutto.
Fine del post piu’ ovvio del secolo. Ora potete mandarmi a cagare.



