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Si tratta di una storia di donne che amano altre donne ovvero di amori e relazioni di tipo saffico. Il linguaggio è sempre diretto e fluido così che la narrazione scorre veloce ed il romanzo si fa leggere tutto d’un fiato.
Emma è stata lasciata dalla sua compagna Carmen per un’altra donna e non sa darsene pace seppure frequentando i locali gay si distrae con Punketta, una venticinquenne esplosiva a sua volta innamorata di una donna, Catherine, più matura ma già impegnata.
Maxine, alias Punketta, sparisce e così, per caso, Emma scopre che è stata uccisa e vista la poca importanza data alla cosa da polizia e media, si mette in testa di cercare l’assassino. E’ così che viene in contatto con locali di striptease come il Pigalle, Catherine e la sua compagna.
Emma fa la cameriera in una libreria e lì incontra Christelle con la quale inizierà una bizzarra storia sebbene questa non fosse mai stata prima con una donna e si vedesse proprio in libreria col suo amante fedifrago.
Curiosità e pulsioni fisiche caratterizzano Emma che ci porta nel mondo lesbo oltre che sulla scia di un delitto, cercando si risolvere un mistero.
Il titolo si riallaccia ad una frase dell’assassino… qual è il posto delle donne? E’ possibile, al giorno d’oggi, non poter essere libere di disporre di sé e degli spazi che ci circondano senza incappare in rimproveri o guai?
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