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Aprile, maggio e giugno sono un ottimo periodo per andare a scoprire un po’ Parigi. Tenete conto che per godere un po’ della metropoli, si può iniziare da un week end allungato. Poi, per scoprirla a fondo bisogna viverci molto e ritornarci sempre. Nei nostri oltre trent’anni di visite, lavoro, lunghi soggiorni nella ville lumière, ci ha sempre divertito andare alla scoperta dei centinaia e centinaia di locali, buoni e ottimi che la capitale offre. Noi amiamo particolarmente il pesce, ma anche la carne è da sempre una grande protagonista della cucina francese.
Questa volta, vi suggeriamo un ristorante che è sul mercato con ottimi risultati da qualche decennio, L’Ecailler du bistrot, si trova in una zona sconosciuta ai turisti, nell’ undicesimo arrondissement, vicino a boulevard Voltaire.
E’ il regno del pesce. Crudo, presentato nei coreografici piatti con il ghiaccio tritato, il burro e il pane scuro che fanno impazzire gli appassionati, come chi scrive. Ma anche il pesce cotto è ottimo, con un succulento menu all’astice (homard in francese) che lascia sbalorditi. C’è anche qualche piatto di carne.
Il locale è di medie dimensioni, un po’ d’antan, pieno di ricordi marinari, come velieri, conchiglie, vedute marine. Una grande lavagna staziona in un angolo e racconta il menu del giorno. Qui è tutto buono, dal pane fresco e fragrante, al burro alle alghe, ai dolci.
Una lista dei vini, con prezzi ragionevoli, è chiaro una bottiglia di buon champagne costa almeno 80 euro, completa pranzi e cene indimenticabili, anche per l’atmosfera, gentile, diretta,senza fronzoli, à la parisienne.
Un ristorante che va molto bene, anche per stare mano nella mano, alle prime uscite insieme, ma anche per ritrovare l’ardore perduto. Et voilà la vie en rose.
Mauro Pecchenino