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Il posto dove non farsi tatuaggi (ne’ troppe domande)

Creato il 29 ottobre 2012 da Albino

Perso nel mezzo della campagna giapponese (per lavoro) in un hotel a una centocinquantina di km da Tokyo, stavo guardando la tv. Danno un programma di attualita’-approfondimento dove ognuno (gente famosa + gente "comune") dice la sua su un tema in particolare. Questa sera il tema sono i tatuaggi, che come forse sapete in Giappone sono un tabu’.

Tagliando corto: i mafiosi giapponesi (la yakuza) storicamente usa(va)no tatuarsi la schiena, per cui in Giappone vige la regola per cui tatuaggio = mafioso. (in Giappone purtroppo non esistono le mezze misure, sigh). Di conseguenza, ad esempio, da queste parti chi ha un tatuaggio non puo’ entrare in piscina.

Alla trasmissione hanno partecipato alcune giappine tatuate. Durante la trasmissione le hanno ovviamente attaccate senza sosta in maniera diretta e indiretta, e hanno fatto partire un paio di servizi. Nel primo si raccontava di una che e’ stata licenziata perche’ un giorno il capo le ha intravisto un tattoo sul collo mentre era chinata. Nel secondo, una madre con un tatuaggetto sull’avambraccio (fatto da ragazzina) che ora se lo fa cancellare (con tanto di operazione e cicatrice in bella vista in tv) perche’ ha due figli e (1) non puo’ portarli in piscina nonche’ (2) le altre madri la evitano e non vogliono che i loro figli giochino coi suoi.

Ora, questo il programma. Fosse successo altrove, magari gli ospiti si sarebbero chiesti il PERCHE’ e avrebbero discusso sui motivi di questi comportamenti. Perche’ in Giappone e’ vietato il tatuaggio in piscina? Perche’ un datore di lavoro puo’ permettersi di discriminare una persona solo perche’ ha un tatuaggio, e lei non fa ricorso? Invece, da queste parti si listano i fatti e si giunge alle conclusioni senza mai mettere in discussione la regola. Senza mai chiedersi il perche’.

A me questa patologica incapacita’ di mettere in discussione anche la piu’ stupida delle regole mi ha sempre mandato in bestia. In Italia secondo me stiamo troppo attenti a far tutti contenti e tendiamo a perdere di vista gli obiettivi, impaltanati come siamo a cercare di spiegarci le cose. Ma qua, cazzo, e’ una cosa insopportabile.

L’altro giorno tra i commenti alcuni mi rimproveravano di aver scordato troppo presto i difetti del Giappone, e i motivi per cui nel 2011 ne ho avuto abbastanza. Scusate, avete ragione: ora ricordo.


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