Se avessi scelto secondo la mia inclinazione, il titolo di questo post sarebbe stato: “15 giorni senza web, con 16 persone e 1 solo bagno!”.
Però ho deciso di scrivere il titolo che mi hanno indicato i miei figli ed ecco spiegato perché si intitola “Il posto più bello del mondo”!
Da qualche giorno siamo a Graglia, in una vecchia casa di fine ‘800 un po’ diroccata, ma con un giardino davvero invidiabile. Ed infatti è proprio quest’ultimo che esalta tanto i bambini! Quando veniamo qui i “nostri” 15 giorni l’anno (Essendo divisa tra vari parenti è un po’ come una multiproprietà: ognuno ha le sue settimane di permanenza), i bambini si mettono un paio di calzoni corti, una vecchia maglietta e dei sandali e scorrazzano liberi tra gli alberi! Salgono, scendono, fanno pizze di fango, esplorano cantine e soffitte, scoprono tanti tipi di insetti (Che schifo!)… in altre parole: si divertono un sacco!
Se aggiungete il fatto che la scuola è appena finita e che qui si viene insieme ai cuginetti, capite bene che Graglia è imbattibile dal punto di vista gradimento.
Scorcio del giardino
Ancora il giardino
Ancora giardino...
Per noi grandi è un po’ più duretta. Per farvi capire come siamo sistemati, vi mostro qualche foto di quello che è l’ambiente in cui viviamo per 15 giorni.
La nostra camera
In casa siamo in 16 (più due gatti e uno zio ottantenne!) e sistemarsi tutti non è cosa così semplice. Siamo pieni di brandine e letti gonfiabili e le camere ospitano in media 4 persone ciascuna! Vietate le lenzuola, si usano solo sacchi a pelo, così ognuno è in grado di rifarsi il letto al mattino (spesso cacciando le formiche che nella notte sono venute a fare visita!)
C'è pure il letto de "La Principessa sul pisello"!
Il bagno è UNO SOLO! Giuro, non scherzo.
Gli elettrodomestici sono “anteguerra”, più o meno (ma almeno ci sono). Far da mangiare per tutti due volte al giorno è un po’ come preparare il rancio per un piccolo esercito!
Il frigorifero
La lavastoviglie
Eppure, vi giuro che questa casa ha un fascino pazzesco. Sarà perché da piccola ci venivo pure io con la mia nonna, sarà perché a giugno tutti abbian bisogno di vacanze, sarà perché qui la sera ci sono ancora le lucciole e i grilli cantano, sarà perché mentre in città si soffoca dal caldo qui la sera si mette la felpa (alle volte pure il pile!), sarà quel che sarà, ma qui si sta benone.
Ai muri ci sono vecchi quadri e stampe che sanno di antico. I piatti e i bicchieri son tutti uno diverso dall’altro, ma ognuno ha una sua storia da raccontare. Dagli armadi e dalle soffitte escono abiti vecchi e cappelli di strane fogge che si trasformano in vestiti e copricapi da cavalieri e principesse. Le capanne in giardino sono castelli e nemici immaginari soccombono sull’erba del prato.
Insomma, un paradiso di libertà per i pupi abituati a Milano!
Unica (ENORME!) pecca, veramente stressante: la mancanza quasi totale di connessione. L’unico modo per andare su web è usare un vecchio modem 56Kb, che però tiene occupato l’unico telefono funzionante: quello fisso. Qui i cellulari non prendono…
Per connettermi, scendo qualche chilometro a valle e in un parcheggio di un supermercato lavoro un po’. Poi risalgo in collina e mi isolo dal web. Ecco, questa è certamente la prova più dura. Di solito resisto e ce la faccio. Speriamo di farcela anche quest’anno!