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Il postone "Indie" della settimana di ContactCinema #6

Creato il 20 marzo 2011 da Ludacri87
Che capolavori! Si tratta dei poster retrò realizzati da Claudia Varosio. Date un'occhiata al suo splendido market, che comprende paperdolls e splendide ielaborazioni di film di ogni epoca. Ecco una gallery dedicata.

Clint Eastwood paper doll








Presentato in anteprima al SXSW di Austin con accogglienza non troppo calorosa, è il nuovo film del regista di "Moon", Duncan Jones alle prese con un cast e mezzi superiori.

Infografica di "Source Code" di Duncan Jones


In modo speculare, eccovi il poster di un film completamente lontano dalle atmosfere fantasy di "Source Code". "Midnight in Paris" è il nuovo film di Woody Allen, che passa alla capitale francese, dopo aver girovagato mezza Europa, e prima di dare il ciak in Italia, nella bella Roma. Scelto come evento di apertura del Festival di cannes per un evidente conflitto di interessi, vi anticipiamo che, tranne la presenza di qualche miracolo inatteso, sarà la solita manfrina di Allen con tanto di sfondo pittorico (e il riferimento al poster è fin troppo banale) in primo piano. Che cast omogeneo! Sottolineo la presenza ingombrante della "donna che parla con il fiato", la first-lady francese, Carla Bruni, al suo esordio nel cinema.
Ritorniamo al SXSW, festival esploso in questi anni, con una forte valenza cinematografica (ma non solo) e una serie di sezioni degne di note, tenutosi ad Austin, in Texas, questo weekend. Vi sottolineo alcune pellicole che attendo particolarmente.
Becoming Santa
Che sogno! Un documentario incentrato su un uomo comune, Jack, che diventa Babbo Natale per una stagione intera, impegnato a vestire i "gravosi" panni in situazioni molto diverse, alla ricerca dello spirito del Natale e delle sue particolari espressioni soprattutto materiali. Diretto da Jeff Myers, sembra essere n prodotto fresco e per nulla sovraccarico, banale e geniale insieme. Ad averci pensato prima...

A Bag of Hammers



 Con un cast del genere la menzione è ovvia (e Rebecca Hall è sempre Rebecca Hall). Ma "A Bag of Hammers" colpisce fin dal trailer, per la dolcezza della storia, con una maturazione obbligatoria per due ragazzi eterni-adolescenti. Dirige Brian Crano.

Weekend


http://www.weekend-film.com/Weekend/HOME.html
E' il film a tematica glbt del festival ed è anche stato superapprezzato per la sua levità e discrezione. Ha già trovato una facile distribuzione, dopo la vittoria nella sua categoria Emerging Visions. Narra del rapporto particolare che si viene ad instaurare tra due uomini che si incontrano in un gay-bar e trascorrono insieme i due giorni successivi. Dirige Andrew Haigh. 
 "The Catechism Cataclysm"

Altro film folle diretto da uno dei talenti emergenti del cinema indie americano, Todd Rohal. The Catechism Cataclysm parla di un prete che intaprende un viaggio un pò diverso dal solito, dopo aver abbandonato la retta via, su una canoa. E' scorretto, quasi affine al mumblecore. Sembra molto divertente.


You Instead
 http://youinstead.com/film.html
Anche qui il nome del regista non vi sembrerà nuovo. Si tratta di David Mackenzie, da noi noto soprattutto per "Young Adam". Ambientato durante un concerto, con un bamboccione da talent e una riottosa ragazza rock, vedrà nascere dall'odio l'amore. E' stato definito una sorta di "Before Sunrise" musicale. Da vedere.
The Key Man

Le segnalazioni critiche non sono molto positive per "The Key man" di Peter Himmelstein, ma con un cast del genere un piccolo trafiletto appare necessario. Storia ispirata ai film crime anni 70, con Hugo Weaving, Brian Cox, Jack Davenport, è stato giudicato "noioso" e viste le premesse, piuttosto usuali, forse c'è da credere alle critiche.
 Beginners


"Beginners" è un capitolo a sè. Non a caso, la sua partecipazione al festival è solo la ciliegina sulla torta, una sorta di valorizzazione di un film amatissimo già altrove e che potrà avviarsi verso lidi non solo alternativi (anche graie alle performance del cast). Diretto dal "thumbsucker" Mike Mills, racconta della scoperta d a parte di un figlio delle inclinazioni sessuali del padre morente. Plummer e McGregor garanzia di qualità in cerca di oscar.
 Attack the Block

Era un must-see prima della presentazione ed è diventato un cult-classic subito dopo. D'altronde il regista è un tale Joe Cornish, noto affiliato della cricca di Edgar Wright, prossimo sceneggiatore di Spielberg, alle prese con un giocattolone complesso tra alieni e baby-gang. Altro che "Paul" di Greg Mottola. Da attendere, con il meritato rispetto.
The dish and the spoon

La presenza di Greta Gerwig falsa l'aspettativa, ma qui c'è anche una regista cult (con Buffalo '66), Alison Bagnall e un giovane attore che potrebbe espoldere Olly Alexander. La storia sembra delicata e intima, anche se non troppo originale, ma vale la pena farne una menzione.

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