Lo spettacolare flare solare di classe M ripreso dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA sul Sole. Crediti: SDO/NASA.
Il picco del massimo dell’attività solare è prevista per la fine di quest’anno. Con una periodicità di undici anni, la nostra stella ha rivelato un’attività davvero intensa in questi ultimi mesi. L’ultimo flare solare di magnitudo 5,7 (livello medio) si è manifestato sulla sua superficie lo scorso 3 maggio 2013, raggiungendo il suo massimo alle ore 7.32 italiane. Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha catturato questa spettacolare immagine propro durante il suo massimo, il secondo a distanza di soli tre giorni. Il primo si era verificato lo scorso 1 maggio, nella stessa regione del Sole.
Durante l’evento del 3 maggio 2013 il Sole ha scagliato nello spazio una quantità di plasma a temperature elevate fino ad una quota di circa 200 000 chilometri.
I ricercatori astronomi classificano i flare solari secondo la luminosità dei raggi X nelle lunghezze d’onda comprese tra 1 e 8 Angstrom. Vi sono tre categorie: flare di classe X, che sono i maggiori e che possono produrre tempeste magnetiche di lunga durata e causare dei blackout all’elettricità nelle nostre case, ai satellite geostazionari, alle telecomunicazioni; vi sono poi i flare di classe M che hanno una potenza intermedia e che possono produrre solo dei brevi blackout soprattutto nelle regioni polari. Tempeste di radiazioni minori possono seguire un flare di classe M. Se confrontiamo i flare di classe X ed M con quelli di classe C, che sono il terzo tipo, allora quest’ultimi sono decisamente inferiori di potenza ai primi due, e non producono conseguenze rilevabili sulla Terra.
Qui sotto il video del flare solare ripreso da SDO.
Esattamente due anni prima sul Sole si verificava un’eclisse solare, col transito della Luna:
Sito del Solar Dynamics Observatory: http://sdo.gsfc.nasa.gov/
Sabrina