mi è venuta l'ansia.
da un po' di giorni è così.
(o sono settimane?)
ho il fiatone, lo sguardo frenetico, mai fermo.
il cuore accelerato.
lampi di gioia dentro a un diffuso senso di insoddisfazione.
pagine banche a guardarmi di qui e di là,
beffarde
(o forse sono invece tristi?).
che cosa c'è?
che succede?
poi questa mattina, credo, un'illuminazione.
colpa di twitter.
colpa di instagram.
colpa di steve jobs che si è inventato quella meraviglia dell'iphone.
perché questo vuoto che sento nel profondo nasce dalla continua condivisione di attimi.
credo.
emozioni attraversate svelte e subito sparate fuori.
nessun tempo per lasciar lievitare un pensiero,
nessun silenzio,
nessun vuoto dove fare crescere sfumature, o affreschi.
la mia canon abbandonata, tradita.
la mie parole perdute.
può essere?
Grazie a Meg, che ha scritto e canta una canzone di meravigliosa, fertile lentezza (video a parte).