11 giugno 2012 Lascia un commento
Anno 1000 e la lotta per il potere in Corea e’ feroce e senza quartiere.
Con un colpo di mano i Khitan salgono sul trono sterminando tutti i possibili eredi della famiglia reale Beahae eccettuato Jeong, giovane principe esiliato e cosi’ divenuto l’unica speranza per guidare la sua gente alla vittoria.
E’ a questo punto che la bella guerriera So-Ha parte alla ricerca del principe per porlo nuovamente alla testa dell’esercito liberatore.
Sgombriamo il campo da ogni ombra di dubbio: questa e’ robetta bella e poco di piu’, wuxia per pomeriggio da studenti annoiati, piu’ o meno l’equivalente orientale di un paio di puntate di "Xena" con piu’ budget e lo stesso spessore.
Non e’ il primo caso di wuxia coreano mal riuscito e forse sarebbe ora di ammettere che il genere non sia propriamente nelle loro corde.
Alcune coreografie sono interessanti e la tecnica della lama volante e’ tosta davvero ma a guastare l’atmosfera guerriera e’ la scelta non inspiegabile ma deprecabile di far assomigliare dei coreani di un millennio fa a Jack Sparrow, tutti indistintamente ridicoli con acconciature che neppure Peter Tosh nelle giornate storte avrebbe potuto concepire e matita agli occhi da cantante gothic-rock finlandese.
A cio’ si aggiunga una durata attorno alle due ore di per se’ non eccessiva ma che poteva essere ridotta di almeno venti minuti risparmiandoci noia per un film che si puo’ tranquillamente evitare senza che il riposo notturno ne risenta troppo.
Con un colpo di mano i Khitan salgono sul trono sterminando tutti i possibili eredi della famiglia reale Beahae eccettuato Jeong, giovane principe esiliato e cosi’ divenuto l’unica speranza per guidare la sua gente alla vittoria.
E’ a questo punto che la bella guerriera So-Ha parte alla ricerca del principe per porlo nuovamente alla testa dell’esercito liberatore.
Sgombriamo il campo da ogni ombra di dubbio: questa e’ robetta bella e poco di piu’, wuxia per pomeriggio da studenti annoiati, piu’ o meno l’equivalente orientale di un paio di puntate di "Xena" con piu’ budget e lo stesso spessore.
Non e’ il primo caso di wuxia coreano mal riuscito e forse sarebbe ora di ammettere che il genere non sia propriamente nelle loro corde.
Alcune coreografie sono interessanti e la tecnica della lama volante e’ tosta davvero ma a guastare l’atmosfera guerriera e’ la scelta non inspiegabile ma deprecabile di far assomigliare dei coreani di un millennio fa a Jack Sparrow, tutti indistintamente ridicoli con acconciature che neppure Peter Tosh nelle giornate storte avrebbe potuto concepire e matita agli occhi da cantante gothic-rock finlandese.
A cio’ si aggiunga una durata attorno alle due ore di per se’ non eccessiva ma che poteva essere ridotta di almeno venti minuti risparmiandoci noia per un film che si puo’ tranquillamente evitare senza che il riposo notturno ne risenta troppo.