Dal punto di vista biologico oggi sappiamo che le mestruazioni altro non sono che l’emissione, attraverso la vagina, di sangue proveniente dallo sfaldamento dello strato mucoso presente nella cavità uterina a causa della non fecondazione dell’ovulo. L’utero si libera così dalle membrane e dai fluidi che si sono formati al suo interno.
Ma negli anni, secoli e millenni tale conoscenza non si possedeva e vedere un essere umano sanguinare per quasi sette giorni e uscirne miracolosamente illeso era un fatto assai strano e a volte riconducibile a chissà quale segreto rapporto con il demonio.
Le prime comunità umane in realtà, collegando le mestruazioni alla riproduzione, non vedevano il sangue come un sinonimo di malattia o di impurità anzi, lo consideravano un flusso portatore di vita. Infatti molte tribù dell’età della Pietra celebravano il menarca e le mestruazioni con riti e cerimonie e veneravano la donna mestruata poiché essere generatore di vita. I popoli indiani invece vedevano nel menarca un momento di rinnovo e di rigenerazione: la donna con la sua prima mestruazione entrava nella sua fase adulta. Altre culture avevano invece paura del periodo della mestruazione, veniva percepito come pericoloso poiché demoniaco. I Boscimani del Sud Africa credevano che le ragazze dovevano rimanere segregate durante il mestruo perché qualsiasi uomo, guardandole, si sarebbe innamorato trasformandosi in un albero parlante.
Il sangue mestruale ha, nella maggior parte delle culture, fatto paura e spesso la donna in quei giorni veniva considerata impura. Le religioni a tale riguardo si sono sbizzarrite:
Nel Levitico (Bibbia- Antico Testamento) si parla dello stato di contaminazione ed impurità della donna causato dal ciclo mestruale. Vengono proibiti i contatti sessuali con essa e viene anche suggerito un rito di purificazione:
“Quando una donna avrà i suoi corsi e il sangue le fluirà dalla carne, la sua impurità durerà sette giorni; e chiunque la toccherà sarà impuro fino alla sera. Ogni letto sul quale si sarà messa a dormire durante la sua impurità, sarà impuro; e ogni mobile sul quale si sarà messa a sedere, sarà impuro. Chiunque toccherà il letto di colei si laverà le vesti, laverà se stesso nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. E chiunque toccherà qualsivoglia mobile sul quale ella si sarà seduta, si laverà le vesti, laverà se stesso nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. E se l’uomo si trovava sul letto o sul mobile dov’ella sedeva quand’è avvenuto il contatto, egli sarà impuro fino alla sera. E se un uomo giace con essa, e avvien che lo tocchi la impurità di lei, egli sarà impuro sette giorni; e ogni letto sul quale si coricherà, sarà impuro. La donna che avrà un flusso di sangue per parecchi giorni, fuori del tempo de’ suoi corsi, o che avrà questo flusso oltre il tempo de’ suoi corsi, sarà impura per tutto il tempo del flusso, com’è al tempo de’ suoi corsi. Ogni letto sul quale si coricherà durante tutto il tempo del suo flusso, sarà per lei come il letto sul quale si corica quando ha i suoi corsi; e ogni mobile sul quale si sederà sarà impuro, com’è impuro quand’ella ha i suoi corsi. E chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; si laverà le vesti, laverà se stesso nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. E quand’ella sarà purificata del suo flusso, conterà sette giorni, e poi sarà pura. L’ottavo giorno prenderà due tortore o due giovani piccioni, e li porterà al sacerdote all’ingresso della tenda di convegno. E il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l’altro come olocausto; il sacerdote farà per lei l’espiazione, davanti all’Eterno, del flusso che la rendeva impura. Così terrete lontani i figliuoli d’Israele da ciò che potrebbe contaminarli, affinché non muoiano a motivo della loro impurità, contaminando il mio tabernacolo ch’è in mezzo a loro.”
Secondo le leggi di Manu, testo sacro induista, la saggezza, l’energia, la forza, la vitalità di un uomo che avvicina una donna insudiciata da escrementi mestruali periscono per sempre.
Nel Nepal infatti, nonostante sia stata abolita dal 2005 dalla Corte nepalese, nell’ovest del Paese vige ancora un’antica pratica induista chiamata Chaupadi. Tale pratica nasce poiché il sangue mestruale è considerato impuro e le donne durante questo periodo infette, e consiste nell’allontanare le donne da casa esiliandole in minuscole baracche al freddo e nella paura degli animali selvatici. Si crede che qualunque cosa sia toccata da una donna mestruata venga contaminata:
“Se tocchiamo un uomo o qualsiasi altra cosa si trovi in casa, si crede che la contaminiamo. Se cuciniamo o usiamo l’acqua dei pozzi e delle cisterne comuni, il nostro dio, Debti, ci punirà.-Racconta in un’intervista Durga Buga, una donna che vive con la sua famiglia nel distretto di Kailali nell’ovest del Nepal, a dei giornalisti di Al Jazeera-Le nostre gambe e braccia verranno torte e ci verranno cavati gli occhi. La frutta marcirà, le mucche non daranno più latte, i pozzi si seccheranno, le nostre case bruceranno e le tigri ci attaccheranno nella notte”.
Molte donne di questi territori per paura delle ritorsioni divine o perché obbligate dalle proprie famiglie, hanno passato e passano i giorni mestruali recluse in delle baracche lontane dalle abitazioni correndo numerosi pericoli e in alcuni casi rischiando anche di morire. Alcune vengono violentate, rapite, morse dai serpenti, altre si bruciano con il fuoco nel tentativo di scaldarsi oppure muoiono di ipotermia o asfissia. Fortunatamente tanti hanno deciso di dire addio a questa tradizione, altri di modificarla costruendo all’interno delle proprie abitazioni delle stanze dove le donne possono vivere durante il periodo mestruale. In altri villaggi, le donne hanno scelto di non passare più la Chaupadi da sole, ma di riunirsi e cantare insieme intorno al fuoco.
Il potere inquinante e distruttivo delle donne “affette da sangue mestruale” non è stato trattato solo dalle religioni ma anche da filosofi, scrittori e tanti altri. Plinio il Vecchio, all’interno del Naturalis Historia, descrive le sciagure che una donna mestruata poteva causare:
“[…] All’arrivo di una donna mestruata il mosto inacidisce, toccate da lei le messi isteriliscono, muoiono gli innesti, bruciano le piante dei giardini; dove lei si siede i frutti cadono dagli alberi, al solo suo sguardo si appanna la lucentezza degli specchi, si ottunde il ferro, si oscura la luce dell’avorio, muoiono le api degli alveari, arrugginiscono istantaneamente il bronzo e il ferro e il bronzo emana un odore terribile; bevendo il liquido mestruale, i cani vengono presi dalla rabbia e il loro morso è affetto da un veleno insanabile. Perfino il bitume, sostanza appiccicosa e tenace che nel lago di Giudea detto Asfaltite viene a galla in un certo momento dell’anno e si attacca inestricabilmente a tutto ciò che tocca, si scioglie con un filo imbevuto di sangue mestruale. Perfino le minuscole formiche, si dice, hanno sensibilità per esso: rigettano le messi infettate e non tornano a prenderne. […]”
Tutti questi saggi uomini, che di mestruazioni e pre-mestruo ben poco ne sanno, hanno da sempre decretato quello che una donna con il ciclo poteva o non poteva fare, additandole come un qualcosa di sporco, diabolico e impuro, costringendole a delle situazioni di “ostracismo” sociale e facendole diventare le fautrici di immonde sciagure e catastrofi. Ed è anche a causa di queste vecchie storie, leggende e dicerie, che molte donne oggi vedono il ciclo mestruale come un tabù e lo vivono quasi con vergogna cercando di nasconderlo (ne parlammo tempo fa qui) poiché, sebbene tante storie e leggende si sono in larga misura superate, qualche mito riecheggia ancora nelle credenze popolari dei nostri giorni.
Tante sono le “leggende metropolitane” che girano oggi intorno al ciclo. A quante è capitato di sentire che durante “quei giorni” non bisogna lavare i capelli? E quante hanno avuto il “piacere” di ascoltare il racconto di quando …si sono seccati tutti i fiori perché quando li ho potati avevo il ciclo? Alcune si pensa che siano state messe in circolo dalle donne stesse al fine di evitare l’enorme fatica che poteva comportare fare, per esempio, le conserve, infatti, tra le tante storielle narrate, alla donna mestruata era (è) severamente vietato preparare conserve e toccare\mangiare pomodori .
Si dice che le donne con il ciclo non facciano lievitare il pane, la pizza e i dolci e che siano in grado di far impazzire la maionese. Infatti è controproducente per una donna aprire una tavola calda o una pasticceria se non dopo la menopausa (ironia..portami via!).
Non si possono mangiare cibi fritti e carne. Severamente vietato cucinare pomodori, montare la panna, aiutare durante la preparazione dei distillati e contribuire alla salatura dei cibi.
Il tocco della donna mestruata fa seccare i fiori, marcire la carne, inacidire i latticini e rende il grano incommestibile (Giusto per rimanere fedeli al mito dell’impurità perpetuato in passato).
Durante il ciclo non si devono lavare i capelli ma in generale bisognerebbe lavarsi meno, si pensa infatti che il contatto con l’acqua faccia interrompere il ciclo. Chi ha messo in giro questa voce non doveva amare molto il sapone o forse, per la parità dei diritti, se l’omm addà puzzà a femmena pure… (?). Vietato anche tingere i capelli.
Banditi il bagno a mare, l’attività fisica e il sesso. Anche se c’è la scuola di pensiero che promuove il sesso durante il ciclo poiché non esiste la possibilità di rimanere incinte ( super mega bufala! La possibilità di rimanere incinte esiste anche durante il ciclo!).
Per quanto riguarda i peli esistono due diverse filosofie: c’è chi dice che crescano di più, chi invece è convinta che crescano meno. Lo sguardo di una donna mestruata è in grado di rendere una donna sterile nel momento in cui le si guardi il grembo. Come faccia non è dato saperlo.
E infine la mia preferita: le donne da sempre sono state associate alla stregoneria, bastava un non nulla per finire sopra un rogo con l’accusa di essere una strega. E ovviamente il sangue mestruale non poteva non essere uno degli elementi utilizzati per preparare qualche potente filtro. Si dice infatti che basti mettere una goccia di sangue mestruale nella bevanda dell’uomo che si ama e questo si innamorerà perdutamente.
E voi quale “leggenda metropolitana” conoscete a riguardo? :-)
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