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Il Poz e la NBA

Creato il 17 luglio 2014 da Pivo
Il Poz e la NBAL'esperienza americana di Gianmarco Pozzecco si raccontano leggende pazzesche inizia e finisce nell'anno del Signore 2001. Il Poz dopo i complimenti ricevuti da Sua Maestà il Basket Tim Duncan dopo il McDonald’s Open di due anni prima (“Quel ragazzo coi capelli rossi mi ha impressionato”, disse Duncan con espressione pozzettiana), sbarca alla Summer League. In un training che precede la stagione, il Poz ha il piacere di giocare a Chicago contro Jordan e pare sia riuscito anche a rubargli un pallone. Leggenda narra che, in realtà, la palla stesse uscendo e Jordan si fosse tuffato oltre la linea per rimetterla in campo, dove, proprio in quel momento, la ricevette il play italiano che partì in contropiede. Poco importa, per gli amanti delle statistiche, il tabellino del Poz segna 1 alla voce “stolen”, diventando l’unico italiano di sempre ad aver “rubato” palla a His Airness. Altra leggenda vuole che Il Poz si fosse lamentato vivacemente per un fallo non ravvisato. Il tecnico della panchina avversaria, gli si avvicina con presunzione e gli dice “Taci! Questa è la Nba!”. Passano pochi secondi, il Poz conquista palla, fa un arresto e tiro da 8 metri e nella palestra risuona un sibilo inconfondibile: ciuff. Il pubblico applaude la prodezza, Poz si avvicina di nuovo al tecnico e muovendo tre dita gli risponde “Ma guarda un po’, questa vale tre punti anche qui?”. Il pubblico raddoppia l’applauso e l’uomo bianco di Trieste diventa il nuovo idolo del far west americano. Pozzecco impressiona col suo basket iversoniano (se ne accorgerà Iverson stesso di lì a qualche anno…), ne mette 21 in una amichevole contro gli Spurs ma il suo caratterino non gli favorisce lo sbarco oltreoceano.
Fonte: La Giornata Tipo

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