Una tipica trattoria romana affollata in una calda domenica di autunno. Ad un tavolo accostato ad una parete siede una coppia. Facciamoci prendere dalla curiosità ed avviciniamoci, non visti, ai due per osservarli meglio e cogliere brani della loro conversazione.
Lei (sorridendo): " Ma lo sai che sei proprio un pervertito?"Lui: "Lo hai scoperto solo ora?"Lei: "No, lo sapevo, ma ho accettato lo stesso l'invito perché siamo in un luogo pubblico"Lui: "Credi che questo potrebbe fermarmi?"Lei: "Come minimo ti frena un po'"Lui (con uno sguardo sornione): "Dici?" e muove il piede sotto il tavoloLei : "Ma ... non ci posso credere, mi stai facendo piedino?"Lui (serissimo): "Si, ma posso fare anche di meglio"Lei: "Di meglio? Ma dai ...
Lui con tranquillità armeggia con la mano sotto al tavolo, si toglie la scarpa, poi si rimette comodamente seduto e, senza dire una parola, comincia ad accarezzare la gamba di lei con il piede nudo, risalendo sulle cosce, infilandosi sotto la sua gonna, fino a raggiungere il suo monte di venere. Poi dice: " Questo per esempio"
Lei sorride, è lusingata e questo gioco erotico misto a corteggiamento la attrae, in fondo è una delle cose che apprezza di lui. Sposta il bacino in avanti e si offre a quelle strane ed inaspettate carezze. Dopo un lungo periodo si riprende ed esclama " E se volessi farlo anche io"
Lui: "E chi te lo impedisce?"Lei: "Ho le Clark"Lui: "Una Clark non può fermare una donna. Allunga il piede e te la sfilo" Lei allunga il piede sotto al tavolo, fino ad appoggiare la scarpa sul bordo della sedia di lui, coperta dalla lunga tovaglia. Lui infila le mani sotto la tovaglia, scioglie il nodo e sfila la scarpa, facendola scivolare lentamente sul pavimento. Ora è il piede di lei che delicatamente si insinua tra le cosce di lui, ricambiando le precedenti carezze.
Lui: "Lo avevi mai fatto?"Lei: "No, e mai avrai pensato di farlo. Sei proprio un pervertito, lo confermo"Lui: "Posso fare anche di più"Lei (curiosa ma anche un po' preoccupata): "In che senso"Lui: "In questo" e preso il piede tra le sue mani comincia ad accarezzarloLei (divertita): " Guarda che ci vedono" ma non ritira il piedeLui (tranquillo): "Guarda che nessuno ci sta osservando, non siamo il centro dell'universo. E poi ho appena iniziato"Lei (un po' perplessa): "CioèLui: "Che oltre ad accarezzartelo posso anche baciartelo"Lei: "Non osare neanche pensarci" Troppo tardi, tenendo saldamente il piede di lei tra le mani, lui si alza, e si gira, così da coprire la vista del tavolo col il suo corpo, si abbassa come se cercasse qualcosa per terra e bacia il piede più volte. Poi raccoglie la scarpa, si siede, infila nuovamente la Clark nel piede di lei, le rifà il nodo sempre con le mani sotto la tovaglia, poi si abbandona sullo schienale della con aria appagata e soddisfatta.