In questo periodo… tra master chef, food blogger, programmi di cucina in ogni canale, la signora Maria che diventa la cuoca del momento, il blog più seguito d’Italia che sviolina ricette a tutta andare; diete e contro diete, stili di vita e assolutismi, tutti che parlano di tutto, e quando c’è di mezzo il cibo noi Italiani siamo sempre i primi della fila; e ancora ragazzini che vengono distratti con il tablet, adulti che non spengono mail il cellulare… Ebbene, in questo periodo così caotico, abbiamo bisogno di un momento di silenzio, abbiamo la necessità di ritrovare quel momento, quella gioia di stare semplicemente assieme, di ritrovarsi e chiedersi “come stai?” senza troppe ricette, consigli, intrattenimenti. Io ne sono fermamente convinta, tanto che questo libro, anzi no lo definiamo progetto fin da subito, ha catturato la mia totale attenzione.
Il pranzo della domenica (a tavola si sta seduti), è un progetto relazionale, e già qui a mio avviso ha vinto: relazionale. Oggi, con tutto questo relazionarsi via web questi signori, geniali, ci presentano un volume interamente dedicato all’importanza colloquiale del pranzo della domenica. Lo stare assieme, chiacchierare, condividere pensieri e riflessioni. L’amarsi, e anche l’odiarsi (siamo sinceri, è molto difficile trovare famiglie sempre serene, ma alla fine anche le liti fanno parte dello stare assieme).
Anima del progetto è la signora Aurora di Mauro, sua l’idea di viaggiare tramite i ricordi dei suoi ospiti, per sentire i rumori, i suoni della tavola. Per rivivere quel momento prolungato, senza fretta, ma con la sola aspettativa di passare del piacevole tempo assieme ad altre persone.
Sei cultori della cucina, sei pranzi, quarantadue invitati, quattordici racconti, e due fotografi, Caterina Santinello e Franco Tanel, che hanno reso questo libro decisamente più interessante grazie alle tante immagini; foto e parole sembrano voler riprodurre quei suoni lontani, quelle sensazioni, come a volerci provocare per verificare se anche noi, lettori, siamo capaci oggi di fare altrettanto.
Menù, sensazioni, immagini, sguardi, attenzioni, racconti, storie e suggestioni.
Un libro diverso, fatto di sensazioni e immagini, provocatore, e capace di stimolare creatività e volontà.
Un esperimento davvero incredibile.
Spero di avervi convinto, perché se amate il cibo, ma soprattutto siete ancora convinti dell’importanza sociale dello stare assieme durante un pranzo, allora questo è l’esperimento che fa per voi.
Il pranzo della domenica (A avola si sta seduti), Settima Onda, edizioni inEdibus, 2015, Euro 15,00