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... il pranzo è servito....

Da Goldberry
... il pranzo è servito....Mi sono resa conto di una grave mancanza: nonostante la grande importanza che ricopre LA CALORIA nel nostro nucleo famigliare non le ho mai prestato degna attenzione.E' ora di rimediare.A me piace mangiare. Mi piaceva mangiare quando ero una non ancora bambina nella pancia di mia mamma, che dopo 3 giorni di sofferenza e un pacchetto di sigarette fumate dal nervoso nell'atrio dell'ospedale ha generato una neonata dalla pachidermica mole di kg 4,750. Ero tutto ciccia, capelli e cellulite. Le tette immagino siano le stesse di allora. Non sono mai lievitate... Leggende narrano che a 2 anni, ad un pranzo al ristorante con tutta la famiglia, mentre tutti si erano girati a osservare la mia appena nata cuginetta che dormiva beata nella culla, io sia salita sul tavolo afferrando pietanze dai vari piatti. La pediatra mi aveva messo a dieta. Ma io non ero d'accordo.Tralasciando un periodo buio in adolescenza, quando mi vedevo grassa e mi rifiutavo di mangiare (ma quanto è di cacca l'adolescenza??) ho sempre ingurgitato una quantità di calorie degne di un lottatore di sumo. Ma nonostante questo, mia mamma, dopo che, invitata a pranzo a casa sua ho mangiato: un piatto di pasta con panna e pancetta, spezzatino e purè e mezza pera sciroppata, ha avuto il coraggio, di dire a L. nel pomeriggio: "Sono preoccupata: non mangia abbastanza." Ok... per un genitore non si mangia MAI abbastanza. Ora mi è chiaro.Poi mi si chiede come riesco a essere, magra, allenamento credo. sin dai miei primi pasti ho sempre mangiato così tanto che per assumere più calorie dovrei iniziare a mangiare panetti di burro fritti... ma la cosa, come dire, mi nausea solo al pensiero...
Con questi presupposti non mi dovrebbe stupire il rapporto, per così dire, anarchico, che hanno i miei figli con i pasti.La Tiranna è più lineare, va a mode, o meglio "a periodi" come Picasso (la sua maestra alla materna non si stufa mai di ripetermi che lei "è un'artista" "un'anima libera") abbiamo passato il "periodo "Wurstel" il periodo "uova con il pallino giallo" (all'occhio di bue) il periodo "pasta in bianco" ma bianco bianco senza neanche un filo di olio. Ora siamo nel periodo "stelline in brodo" che pare sia la cosa migliore che sia mai apparsa sulla nostra tavola.
Il Vichingo invece ha un approccio più disinibito nei confronti del cibo.Il suo svezzamento è stato molto allegro. Appena gli ho proposto la sua brodaglia insapore a base di omogenizzato e verdura lessa mi ha guardato schifato e ha iniziato a urlare. tempo una settimana, sono diventata una fanatica sostenitrice dell'autosvezzamento. Il Vichingo ha mangiato fin dal sul sesto mese di vita quello che mangiavamo noi. Debitamente frullato e allungato. Così mentre i suoi coetanei si destreggiavano tra pappette e primi formaggi. Lui aveva gia assaggiato e apprezzato tutto quello che la nosra cucina poteva offrire.La cosa ha funzionato alla grande. Niente allergie. Niente tentennamenti, Lui assaggia tutto. Nella leggenda sono rimasti le sue "pennette al pomodoro in salsa di yogurt ai lamponi" e gli "straccetti di pollo imbevuti di budino al cioccolato" anche se, credo, l'apice l'abbia raggiunto l'altra sera mangiando "panettone gastronomico farcito con crema di prosciutto e ricotta pucciato nel tea freddo alla pesca"Lui pare apprezzare. Io non ho avuto ancora il coraggio di assaggiare.Tremo al pensiero del giorno in cui arriverà e dirà: "mamma, oggi la cena la preparo io"......

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