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Il precario che procurava lavoro

Da Brunougolini
Il precario che procurava lavoro
Qualcuno potrebbe ricorrere a una espressione di moda «eterogenesi dei fini», ovvero «origine diversa degli scopi». È il caso di un’istituzione «Italialavoro di diretta emanazione governativa. È una società per azioni (leggiamo sul sito www.italialavoro.it) «totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze». Opera «come ente strumentale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per la promozione e la gestione di azioni nel campo delle politiche del lavoro, dell’occupazione e dell’inclusione sociale». Nobili fini, nobili scopi. Ma ecco che ci scrive un precario «prodotto» da questa stessa istituzione che, in questo caso, ha smentito i propri obiettivi. invece di promuovere «inclusione sociale» ha promosso licenziamenti. Eterogenesi dei fini?
Mario, il nostro lettore che resta anonimo per timore di rappresaglie, racconta di essere stato impiegato nell’ambito di uno dei progetti concepito, appunto, da «Italia Lavoro». Tale progetto aveva un nome altisonante, naturalmente in inglese perché l’italiano fa schifo: «Welfare to Work», finalizzato proprio alla stabilizzazione dei lavoratori. E alla fine lui, come molti altri, che si davano da fare per stabilizzare gli altri, sono stati destabilizzati. Nel dicembre dello scorso anno alcune centinaia sono stati espulsi. «Fino a quel momento, di contratto in contratto, si riusciva a lavorare». A dire il vero, ricorda ironicamente, erano chiamati non lavoratori bensì «collaboratori».Queste truppe di «stabilizzatori» erano spesso assegnati, per corrispondere ai vari progetti, presso sedi diverse di «Centri per l’Impiego». Tali centri, racconta il nostro interlocutore, sono stati via via svuotati per l’andata in pensione di molti operatori.
Stanno così diventando progressivamente dei gusci vuoti di personale. «Fra pochi anni», racconta, «non ci sarà quasi più nessuno a svolgere quel tipo di servizio». Perché non ricollocare nei centri i collaboratori di Italia Lavoro, visto che sono a conoscenza delle materia? Domanda rimasta senza risposta mentre suona beffarda la notizia che un’agenzia privata interinale come «Obiettivo Lavoro» ha deciso di stabilizzare i propri lavoratori.È la denuncia di persone che magari «avevano anche fatto un figlio, o comunque si erano sposati». Ed oggi si trovano con una famiglia sulle spalle, private di una fonte di reddito. Tanto che sono nate un centinaio di vertenze individuali. Tutto questo in piena recessione, con la nota difficoltà di trovare un altra occupazione nel mare delle aziende che dichiarano forfait (ben 30 mila dal 2009 ad oggi, una devastazione che avrebbe bisogno di un rivolgimento politico-economico non di «agende» più o meno generiche).

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