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IL PREMIER DAMERINO #finanziamentopubblico #governoletta #democrazia

Creato il 01 giugno 2013 da Albertomax @albertomassazza

 

letta

Enrico Letta sta interpretando così bene il personaggio dello statista che finirà col credere e far credere di esserlo realmente. La tempestività con cui è piombato sulla madre di tutti i mali, il famigerato finanziamento pubblico della politica, ha del prodigioso. Certo, sarebbe stato opportuno andare a guardare come funzionano le cose oltralpe, nei paesi dove non si sono mai verificati gli scandali che si sono verificati in Italia. Non si è fatto perchè il buonsenso, ispirato dall’altrui esperienza, avrebbe consigliato di salvaguardare il sovvenzionamento pubblico, ridimensionandolo e sottoponendolo a un rigoroso controllo. In questo modo, però, si sarebbe disinnescata una bomba demagogica di grande impatto, di questi tempi, ai cui effetti il Premier damerino non ha voluto assolutamente rinunciare.

Così, ha avanzato una proposta che toglie il garantito per poi ridare in modo diversificato e subordinato alla volontà e alla disponibilità dei cittadini. In questo modo, in luogo dei Fiorito, Belsito e Lusi, rischiamo di ritrovarci con un esercito di ladri di polli, tutti intenti ad elaborare strategie per beccare qualcosa. Nel contempo, ci troveremo con una politica sempre più elitaria che concederà quello che sarà costretta a concedere, ma non in un’ottica partecipativa, bensì in quella del sovrano che concede per magnanimità.

C’è un precedente di finanziamento attraverso la dichiarazione dei redditi: il 4 x 1000 del 1997 istituito dal governo Prodi, che diede risultati talmente scarsi che il Governo D’Alema del 1999 istituì i rimborsi elettorali, inaugurando quel vortice di spreco del denaro pubblico che si è manifestato con gli scandali degli ultimi anni.



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