L'amico Mario Rossi, da molti anni realizza a San Miniato, negli scantinati del retro del Palazzo del Seminario, un presepe utilizzando materiali che recupera un po' dappertutto.
Mette insieme statuette, manichini, oggetti e ricostruzioni di ambienti con la cartapesta.
Ottiene un effetto coreografico composto, dove i rapporti di scala si perdono nel passaggio da una stanza all'altra, da una scena all'altra, da una rappresentazione allegorica all'altra.
Quest'anno ha scelta il tema dell'accoglienza della diversità, citando un abrase di Papa Francesco, che viene tenuta in mano da due pastori che si incamminano verso la grotta della natività tenendosi per mano.
Questa situazione ambigua ha attirato l'attenzione della stampa locale prima, e delle radio e televisioni nazionali. Mi capita di sentire la sua intervista su RadioDue-Caterpillar mentre sono in macchina.
Nel frattempo, per l'amico Mario, ho realizzato un "cartellone".