Magazine Spiritualità
Ultimamente fa discutere l'episodio di Rozzano a ben ragione, direi. Per chi non conoscesse i fatti, racconto brevemente ciò che è accaduto.Il Preside di un Istituto Comprensivo (scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado) ha deciso di impedire ai bambini della scuola primaria di cantare canti natalizi che le mamme stesse avevano insegnato loro. Motivazione? Rispetto verso chi ha una religione diversa e prudenza, soprattutto in seguito agli eventi di Parigi. Cosa? Vogliono impedire canti natalizi, negando la nostra cultura profondamente cristiana per rispettare chi ha una religione diversa dalla nostra? Questa non è tolleranza, è lassismo e, lasciatemi dire, vigliaccheria. Certo che noi Italiani, stando a quello che ha fatto questo preside, facciamo una magra figura. È chiaro che tutta la nostra cultura è imbevuta del Cristianesimo. Quando si appresta a spiegare una materia, non si possono eludere affatto le nostre radici cristiane; molto spesso, anche i nostri sbagli più disastrosi, hanno radici nel Cristianesimo! È paradossale ma è così. Ma perché dobbiamo rinnegare le nostre radici per coloro che vengono nel nostro Paese e hanno una religione diversa? Loro non hanno chiesto questo da noi. Hanno chiesto molto spesso coerenza e forza... e così abbiamo fatto capire che noi siamo pronti a rinnegare la nostra cultura... ma, molto probabilmente, è una scelta fatta per giustificare il proprio ateismo o forse per avere un po' più di tempo durante il periodo natalizio. Le Indicazioni Nazionali redatte per tutti i cicli delle scuole, sono state chiarissime. Dobbiamo custodire la nostra identità nazionale ed europea nell'apertura al diverso inteso come ricchezza e risorsa. Sono chiarissime... Il bambino, il ragazzo, deve prepararsi ad essere cittadino ATTIVO Italiano, Europeo, Mondiale. Prima di tutto deve sapere qual è la propria identità, solo così potrà accettare la diversità come risorsa, nel dialogo costruttivo. Per cui non ha alcuna scusa questo Preside, tutte le Indicazioni riguardanti la scuola, non hanno mai detto di togliere i crocifissi dalle aule o eliminare tutte le nostre feste cristiane per accettare il diverso.