Il Consiglio dei ministri del Burkina Faso ha reso noto ieri, mercoledì, che il presidente Kaboré ha sollevato dall'incarico di ambasciatore burkinabé a Washington il generale Isaac Zida(foto).
Tutto scaturisce da fondate rivelazioni emerse ultimamente e riguardanti sottrazione di denaro pubblico nonché il di lui accaparramento di favori personali impropri .
E Zida, tra l'altro, si sarebbe reso colpevole di questo proprio nel periodo della recente transizione politica del Paese.
Ovvero nell'arco di tempo che copre il giorno stesso della cacciata di Blaise Campaoré, l'ex-presidente che ha retto da padrone il Burkina Faso per ben 27 anni, e la chiamata alle urne dei cittadini burkinabé per partecipare alle nuove elezioni politiche, da cui è uscito poi quale vincitore appunto Kaboré.
Isaac Zida era, con il regime di Campaoré, il numero due del Reggimento della sicurezza presidenziale (RSP), ossia la nota guardia personale del presidente.
Militare di carriera per giunta molto stimato anche negli ambienti politici.
Dopo la cacciata di Campaoré, sotto pressioni internazionali, egli ha ceduto comunque il potere a Michel Kafando (1novembre 2014), che lo ha conservato fino alle ultime elezioni del 29 novembre 2015.
Della nomina di Isaac Zida ad ambasciatore a Washington, con decreto del 22 dicembre 2015 , in Burkina Faso non si sapeva ufficialmente niente. Da ieri però è,di necessità, cosa nota.
Il presidente Roch Marc Christian Kaboré,con questo gesto pubblico, intende tenere fede all'impegno preso in campagna elettorale con i propri elettori e lanciare un segnale efficace.
E cioè tutta la massima trasparenza e onestà possibile e immaginabile in quella che sarà d'ora in avanti la gestione del potere politico.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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