Egr. Sig. Presidente,la presente per renderLa partecipe di alcune brevi e modeste considerazioni sulle riforme istituzionali in corso. Ritengo che la decisione della Provincia unica in Basilicata sia ineluttabile e che le Regioni subiranno trasformazioni radicali; lo scenario sono macro Regioni con il rischio che la nostra possa essere fagocitata dalla Campania, dalla Puglia o dalla Calabria.
In questo contesto acquista una valenza del tutto strategica per lo sviluppo e la crescita dei territori, la presenza di enti intermedi che possano fungere da “cerniera” tra centro e periferia.Enti quali soggetti istituzionali competenti per ottenere e gestire la delega di funzioni amministrative dei Comuni, delle Province e della Regione.
Solo con siffatto decentramento potrà essere garantito il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della res pubblica e la negoziazione diretta delle decisioni politiche da assumere in sede istituzionale.Credo che il legislatore regionale precorrendo gli eventi, con lungimiranza e preveggenza, aveva ipotizzato la nascita delle Comunità Locali (L.R. n.11/2008)
Se è vero, poi, che la contingenza influenza gli eventi e la storia, la grave crisi economica, la spending review hanno impedito l’evoluzione dell’idea regionale delle Comunità Locali e ha prevalso la tendenza a non far nascere nuovi enti.
Ma lo statista, il buon politico si differenzia per la capacità di fare tesoro delle esperienze …. Credo sia il momento di recuperare quella legge e di rilanciare la Comunità Locale.
Mimmo Carlomagno
(Presidente A.P. Lagonegrese Pollino)