“Sappiamo che il Coni fa affidamento sul ciclismo per portare a casa delle medaglie ai Giochi di Rio 2016 e non può che farci piacere”. Il presidente della Federazione italiana di ciclismo (Fic), Renato Di Rocco, non si sbilancia ma non nasconde il suo ottimismo sulle possibilità del pedale azzurro in vista dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro del prossimo agosto.
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Il presidente Di Rocco: “Gli azzurri del ciclismo saranno protagonisti alle Olimpiadi di Rio 2016″. ”Stiamo curando tutte le fasi di avvicinamento all’evento nel migliore dei modi in accordo con il Comitato olimpico epenso che abbiamo le carte in regola per essere protagonisti. A Londra siamo tornati a casa con la sola medaglia di bronzo di Marco Aurelio Fontana nella mountain bike e a Rio vogliamo e dobbiamo fare meglio - aggiunge Di Rocco all’Adnkronos -. Si sa che le gare di un giorno, specialmente quelle dei Giochi, sono un po’ un terno a lotto e bisogna anche avere fortuna ma abbiamo dei valori importanti”.
“Sono diverse le frecce al nostro arco - prosegue il numero uno del ciclismo italiano -. A cominciare dalla prova in linea su strada dove abbiamo già fissato dei programmi precisi sia con le nostre due punte Vincenzo Nibali e Fabio Aru, sia con il resto della squadra che segue direttamente il ct Davide Cassani. Peccato per Malori che ha avuto un brutto incidente in Argentina e a cui invio il mio in bocca al lupo per una pronta guarigione. Lui è il vice campione del mondo a cronometro e uno dei papabili per la gara in linea, visto che potremo schierare solo 5 atleti e due di questi potranno fare anche la crono. Speriamo in un suo recupero visto che ci sono ancora 6 mesi”.
Di Rocco spiega come quasi tutti gli stradisti parteciperanno al Tour de France per preparare al meglio la prova a 5 cerchi: “E’ una corsa che ti permette di avere una grande ‘gamba’ e finisce a pochi giorni dai Giochi. Aru punterà solo sul Tour, mentre Nibali farà il Giro anche se non è detto che non possa essere al via anche in Francia, in ogni casa si studierà per lui il modo migliore per essere nella forma migliore a Rio. Il percorso lo abbiamo studiato al meglio. Siamo andati a visionarlo già due volte, lo scorso agosto e poi a gennaio per non lasciare niente di intentato. E’ duro e si adatta molto bene alle caratteristiche dei due corridori dell’Astana”.
Ma non solo dalla strada si attendono risultati: “Si può fare bene -aggiunge il presidente della Fci- nella mountain bike con Fontana ed Eva Lechner e nella pista dove abbiamo buone chance con Elia Viviani nell’omniume mi fa molto piacere ricordare che siamo riusciti a qualificare per la prima volta ai Giochi il quartetto femminile dell’inseguimento. Insomma siamo presenti in tutte le nostre discipline tranne che nella Bmx, abbiamo una squadra altamente competitiva”.
Di Rocco chiude sottolineando come la crescita del settore pista sia legata alla costruzione del velodromo di Montichiari: “Abbiamo pagato e ancora scontiamo un gap infrastrutturale con nazioni come Australia, Gran Bretagna, Francia che hanno molti velodromi. Noi siamo riusciti a realizzare Montichiari e ci stiamo pian piano avvicinando. Bisogna ricreare una cultura e far comprendere quanto la pista possa essere importante anche in funzione delle gare su strada, come dimostra Viviani il nostro punto di riferimento per Rio che vince su strada e su pista”. (ADNKRONOS)