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Il prezzo del divertimento

Creato il 06 marzo 2013 da Mcnab75

xbox

Qualche settimana fa leggevo un editoriale su una blogzine (mi spiace moltissimo non aver salvato il link, perché non posso citarvi la fonte), in cui si faceva un discorso strano, per me non condivisibile, ma nemmeno del tutto privo di annotazioni interessanti.
In pratica si criticava una società – la nostra – in cui spesso si fatica a pagare un mutuo, a fare un pieno di benzina o a riempire il frigorifero, ma nella quale riusciamo comunque a trovare 200 o 300 euro per comprare il nuovo modello di smartphone.
Sostituite la parola smartphone con iPod, computer, tablet, fotocamera: cambia il prodotto, non il succo del discorso.
L’autore dell’articolo si domandava quanto e addirittura se sia lecito spendere così tanti soldi per degli aggeggi che – a suo dire – servono più che altro per divertimento, ovvero come passatempo.
Ed è qui che le perplessità, personalmente parlando, si accumulano come fiocchi di neve in una tormenta invernale.

Innanzitutto dovremmo discutere il perché certi gadget vengono definiti obbligatoriamente degli inutili, graziosi gingilli per passare il tempo libero.
La cosa può essere vera per molti, ma sfalsata per altri. Io, per esempio, sto cambiando da due anni il mio comparto informatico/elettronico, perché ho la necessità di potermi collegare a Internet anche in mobilità. E vi assicuro che in mobilità ci sto parecchio, tra trasferte di lavoro e spostamenti di lavoro. Da qui la necessità, per esempio, di aver un solido smartphone e un tablet leggero ma completo (nel mio caso è in Kindle Fire HD).
Divertimento? Senz’altro. Perché lavorare online, gestire questo blog e i miei social, è prima di tutto un divertimento. Ma è anche una professione – nel senso che mi occupo di tutto ciò in maniera professionale.
Quindi un investimento di 199 euro per acquistare il Kindle Fire non lo vedo come uno spreco, né come soldi tolti al mio budget alimentare.

golden iphone

Altri esagerano?
Senz’altro. Conoscono persone che hanno speso 700 euro per il nuovo iPhone, che utilizzano semplicemente per telefonare, mandare SMS, giocare a Ruzzle e pubblicare foto su Instagram. Vale a dire che sfruttano sì e no il 10% di un aggeggio forse sopravvalutato, ma comunque di ottima qualità.
Se poi costoro sottraggono i sopracitati 700 euro dal budget famigliare, questo non ve lo so dire. Sicuramente c’è chi lo fa. Ma non sono gli idioti che fanno categoria, non vi pare?

Ultima questione: e se fosse davvero solo per divertimento?
L’esempio è sotto gli occhi di tutti: le console di videogiochi. Cose che, all’effetto pratico, sono inutile. Eppure vendono molto e permettono a tante persone di trascorrere ore felici. Spento un videogame non rimane forsa nulla di pratico, se non una sensazione di benessere.
Facendo questo parallelo dovremmo quindi dire che qualunque prodotto/servizio legato a un benessere non strettamente necessario – i centri estetici, le SPA, i ristoranti – sarebbero da chiudere, o dal lasciar fallire.
Non vi sembra un tantino esagerato?

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