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Il prezzo del successo

Creato il 27 marzo 2012 da Rightrugby
Il prezzo del successo Il Galles che vince fa i conti con i postumi della sbronza. Perché se dopo tutto un Warren Gatland alla guida dei British & Irish Lions era fatto scontato da tempo - in particolare da quando Martin Johnson è saltato assieme all'Inghilterra manca soltanto l'ufficialità che pare vagare nell'aria -, bussano alla porta anche gli acquirenti: quelli con più soldi, i club francesi. 
Visto il migrare di giocatori gallesi dall'altra parte della Manica, non stupisce nemmeno: avevano cominciato Lee Byrne, James Hook e Mike Phillips, hanno proseguito Gethin Jenkins, Luke Charteris, Aled Brew e Huw Bennet che hanno già preso accordi con società francesi. Alla lista dei nomi ambiti si sono aggiunti quelli di Dan Lydiate e Alex Cuthbert, la terza linea e la giovane ala che le voci di corridoio danno in contatto anche con i Northampton Saints per 140.000 sterline l'anno. Rimarrebbe in sospeso pure Jamie Roberts, che aveva già respinte le avance per poter terminare gli studi in medicina a Cardiff. Mentre il Racing Metro avrebbe nell'obiettivo Dan Biggar, altro pezzo degli Ospreys che stanno ristrutturando così come i Cardiff Blues

C'è febbre gallese, in giro. La nazionale ha vinto due 6 Nations Grand Slam in cinque anni di gestione Gatland, arrivando anche al miglior risultato in 24 anni di partecipazione alla Rugby World Cup, il quarto posto nella scorsa edizione. Il guaio è che se Gatland alla fine venisse davvero scelto come head coach della selezione che l'anno prossimo volerà in Australia, da settembre si troverebbe a svolgere un altro lavoro che non equivale a quello di manager del Galles. E in autunno al Millennium Stadium attendono i Wallabies e - soprattutto - gli All Blacks

Roger Lewis, il chief executive della Welsh Rugby Union, ha dichiarato - e diversamente non poteva dire - di voler Gatland al proprio posto per i Test Match di novembre. D'altra parte, la stessa federazione sa quale futuro attende Gatland al quale è stato concesso un via libera di sei mesi per il 2013, quando l'operazione Lions entrerà definitivamente nel vivo e sarà l'assistan coach Rob Howley a prendere il posto del neozelandese al prossimo 6N. 
E' il prezzo sul successo e in Galles sono al lavoro per non ritrovarsi impreparati. 

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