Il prezzo dell'italianità a Londra

Creato il 29 ottobre 2012 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Quindi sono appena tornata dalla spesa in supermercato. Qui a Londra, oltre ai soliti negozi aperti 24/7 (tutti i giorni, tutto il giorno), esistono diverse catene: Tesco e Sainsbury's sono quelli più diffusi e quelli dove, prima o poi, finisci a fare la spesa. Perchè seppur sia più facile comprarsi qualcosa di già pronto, la sottoscritta continua a preferire la pentola con l'acqua che bolle, alla zuppa in scatola. Preferisce il sugo fatto coi pomodori che lei stessa ha tagliato, ai barattoli con le salse ai conservanti. Preferisce una bistecca cotta sulla piastra a un doppio cheeseburger del McDonald. E quindi è obbligatorio fare la spesa, nonostante i miei mi abbiano portato i viveri dall'Italia (che Iddio li abbia in gloria).
Insomma, vi dicevo che mi sono fatta consegnare dei pacchi di Barilla dai miei, perchè non è che qui a Londra non si trovano (figuratevi!), solo che il prezzo è leggermentediverso. Sì, non grandi cose, ma per un' italiana abituata a comprare un pacco di pasta a 70 – 80 centesimi, diventa un po' un problema, direi un grande fastidio, l'idea di sborsare due sterline e settanta (quasi TRE, e dico TRE euro e cinquanta!) per lo stesso pacco. E quindi i miei due creatori si sono impegnati nell'azione umanitaria “Rescue Lucrezia – una ragazza a cui manca la Barilla”, trovando facilmente una soluzione alla mia mancanza di carboidrati italiani.
Poi, però, è sorta la questione del con che cosa condirela pasta. E quindi sono andata da Tesco, e ho cominciato ad aggirarmi tra gli scaffali, cercando disperatamente gli ingredienti per cucinare un buon sugo all'italiana. Ed ecco cos'ho trovato:
  • 6 pomodori per 1£ (1,24 €);
  • 1 bottiglia di olio extravergine d'oliva per 4.89£ (6.07 €);
  • 2 peperoni per 1.50£ (1,86€);
  • 1 pacco di pancetta per 1.75£ (2,17 €).

Fatto i conti?...eh, diciamo che il fastidio che ho provato è simile a quello che provi quando i calzini ti scivolano sotto il piede. O quando vedi l'ennesimo trailer di un cinepanettone.
Dopo aver preso coscienza del fatto che prepararmi un buon sugo avrebbe richiesto un dissanguamento dei miei risparmi, ho deciso di evitare di comprare il necessario per un soffritto (base imperativa per i nostri sughi). Ho preso coraggio e mi sono diretta verso la cassa, piangendo già lacrime amare su quello che sarebbe stato il mio conto. La tizia della casa mi dice “oh, adorabile il tuo portafogli...”. Eh certo, me l'hai appena svuotato. Adorabile sticazzi! In ogni caso ci passo sopra e mi faccio una ragione del fatto che per una minibottiglia di olio extravergine d'oliva mi sia svenata. Torno a casa, felice, nonostante tutto, di avere finalmente ciò che mi serve per gustarmi una superpasta. E incontro il coinquilino di Glasgow. Gli racconto tutto e lui mi dice: “Beh, ma dai, non fare troppo l'italiana. Può andare bene anche l'olio di mais o di sesamo...”.
Ok. Calma. Te lo spiego tranquillamente.Punto 1. Non è che faccio l'italiana. Io sono italiana. Non sto interpretando un ruolo e non mi sto atteggiando. Io, tuo malgrado, sono nata dove scuocere la pasta è un peccato quasi punibile con la pena di morte. E l'insalata la condiamo con l'olio, altro che Ceasar dressing di sta cippa.Punto 2. No, ma scherziamo??? Vorresti farmi credere che l'olio di semi è come quello extravergine? No, ma tu hai capito che la dieta mediterranea consiste in pane, olio extravergine, verdura, olio extravergine, frutta e ancora olio extravergine? Guarda, è meglio se questa conversazione non la si continua, va.Punto 3. Lezioni di cucina da uno di Glasgow? Ma dai, che ti ho visto mangiare i noodles in scatola...
Insomma, qui forse sono un po' troppo italiana, ma sapete, sono decisa a non demordere. Non cederò alla tentazione di quei panini ripieni di cosee salse. Non mi lascerò convincere da coloro che mi dicono “ma sì, usa il burro. Buttane un panetto intero!”. No, non lo farò! Anche se mi trovo in conversazioni del tipo– Lu, ma stasera che fai? Esci?- No, guarda, oggi ho comprato l'olio, quindi per una settimana non posso permettermi attività ricreative(sì, le serate in pub rientrano in questa categoria)-.
Quindi eccomi qui, mi propongo come la nuova paladina della dieta mediterranea. Costi quel che costi. E ora scusatemi, ma qualcuno che mi aveva definita troppo italiana mi ha appena chiesto se può prendere un po' d'olio. Avete già idea di quello che risponderò?

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