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Il prezzo di Whatsapp? Lo scoprirete dopo un anno (forse)

Creato il 06 dicembre 2012 da Webmonster @mariomonfrecola

L’epopea degli sms è giunta al capitolo finale: spendere quindici centesimi per inviare un breve messaggio di testo dallo smartphone, è un’azione da dinosauro delle telecomunicazioni.
Perché oggi lo short message non ha proprio più senso di esistere: sostituito dalle app dedicate, veloci chat ricche di emoticon e alle quali è possibile allegare foto e video con un semplice click. Applicazioni che permettono la comunicazione tra un giapponese ed un abitante di una sperduta isola del Pacifico gratis ed in tempo reale perché – ovviamente – i dati viaggiano via web.

La regina incontrastata è, senza dubbio, WhatsApp: fondata da due ex programmatori Yahoo!, tramite una interfaccia gradevole, naturale ed immediata è – al momento – tra le app più scaricate sia nell’Apple Store che nel market Android.

Ovviamente, anche io sono un affezionato utilizzatore di questo efficiente software di messaggistica che – come dichiarano i creatori – è gratuita e senza pubblicità.
E allora, dove sta l’inganno?

 

Il prezzo di Whatsapp? Lo scoprirete dopo un anno (forse)

L’inganno non esiste, è tutto vero.
Se proprio volessimo essere petulanti, dovremmo evidenziare che il download di Whatsapp è gratuito ma dopo un anno termina il periodo di utilizzo libero e viene richiesto un abbonamento annuale di 1,99 dollari.

Per la cronaca, ho anche scavato tra le FAQ del sito ma non ho trovato questa fondamentale informazione (per verificare la data di scadenza dell’installazione, da impostazioni -> informazioni account-> informazioni sul pagamento). Sul dover pagare un servizio che molte altre app eseguono egregiamente e gratis per sempre (vedi Viber), si può discutere all’infinito: ognuno agisca secondo le personali vedute filosofiche sull’argomento.

Restano da sottolineare due aspetti.
Il primo: la Rete è zeppa di bufale su come evitare questo fantomatico pagamento per il rinnovo di whatsapp (nemmeno si parlasse di cifre a tre zeri!); sono solo leggende metropolitane che non meritano attenzione.  Il secondo, invece, è più interessante: la mia licenza whatsapp sarebbe dovuta scadere il 9 dicembre. Oggi scopro un (gradito) prolungamento fino al 23 gennaio 2013.

Perché? Non saprei.
Sul web ho trovato innumerevoli testimonianze di altri utenti con la mia stessa esperienza ed in molti casi con rinnovi spontanei annuali.

Dunque, dopo il periodo gratuito, resta la speranza di un regalo inatteso da parte di quei due mattacchioni Brian Acton e Jan Koum (i creatori di whatsapp).
Se non dovesse accadere, ce ne faremo una ragione.

 

MMo



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