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Il primo amore, non si scorda mai [risultato di una serata passata a guardare Veronica Mars]
Creato il 08 luglio 2014 da LafeniceDevo ammettere che non ricordo il 2006 come l'anno in cui Ahmadinejad minaccia il mondo con il suo fantomatico programma nucleare, come l'anno in cui Provenzano viene arrestato o Moggi iscritto nel registro degli indagati per Calciopoli.
No.
Lo ricordo perché ero una studentessa - un pò annoiata - di un anonimo - benché ricco di storia - liceo classico linguistico di una piccola città borghese, la stessa in cui mi ritrovo a vivere ora. Quando tornavo a casa dalle lezioni, accendevo la tv e quella che a me pareva una semplicissima ragazza americana, un pò troppo bionda e dalla personalità decisamente "bitchy", allietava per qualche minuto, i miei infiniti pomeriggi di studio. La storia con Logan, l'infinito ed imprescindibile connubio tra brava ragazza e bad boy, mi faceva sperare di avere, prima o poi, una storia così romantica e tormentata.. all'epoca ero "fidanzata", ma dai. Che vibrazioni può dare una semplicissima love story tra adolescenti, comparata al mistero dell'indagine, della scoperta del pericolo e del successo?
La vita sentimentale di Veronica aveva una certa dose di peperoncino, dose che mancava alla mia.
Dopo 8 anni di onorata vita (sentimentale e non - soprattutto non;)), persino la colonna sonora targata Dandy Warhols, acquista un nuovo significato: si, se mi guardo indietro, qualche nome da associare alla frase "a long time ago, we used to be friends" salta fuori. Ma l'epilogo della Logan/Veronica love story, questo "e vissero felici e contenti" che, devo ammetterlo, anche all'apice del mio mood cinico bastardo non stona, ma soprattutto, le super riflessioni della giovane investigatrice circa la forte tentazione che il bello e tenebroso le faceva sperimentare (resisto alla tentazione di averlo accanto, resisto sono straordinariamente brava nel farlo, ok basta non resisto più non ne vale la pena), mi fanno pensare: ma il primo amore è davvero indimenticabile?
Ho rivisto il mio primo ragazzo, qualche tempo fa. E' opinione diffusa che ogniqualvolta il destino ti metta di fronte lo stronzo che ha aperto la strada a tutti gli stronzi che verranno poi di seguito, caso vuole che tu sia:
1) in crisi d'astinenza da estetista
2) spettinata e perfettamente struccata
3) vestita come se fossi stesa sul tuo divano a guardare una delle solite commedie americane
4) accompagnata da una amica, invece che dallo stallone della situazione
Bene, nel mio caso, soltanto il punto numero 4 era vero. Ero in un pub, vestita di tutto punto, truccata e pettinata come Enzo Miccio comanda, con un paio di fantastici tacchi alti ai piedi, a parlare dell'ultimo stronzo arrivato (teniamocelo bene in mente, perché di lui riparleremo tra poco).
Passa il mio ex, con la sua nuova ragazza: lo guardo, lui mi guarda. Non lo saluto perché "ci manca soltanto che sprechi il mio fiato per rivolgerti uno stupido ciao", lo guardo e capisco che i suoi eccessi hanno avuto qualche brutto effetto sul suo aspetto. Ha una brutta pancia sporgente, qualche chilo di troppo nelle gambe e nel mento, e non sorride. Anzi, sembra proprio un morto che cammina.
La mia dea interiore si spreca in un poderoso doppio salto mortale con avvitamento: negli anni è diventato più brutto, più vecchio, probabilmente più rimasto di quanto non fosse quando ero io la cretina a cui teneva la mano. Tenere la mano.. è quella mano che mi da, lo ammetto, qualche scossa di tigna.
Davanti a me ho un'amica. Non sto tenendo la mano a nessun adone dotato di occhi a cuoricino che mi guarda come se fossi una fiorentina al sangue e lui a digiuno da mesi. Poi, vabbé, scaccio il pensiero. Qualcuno che mi sconquassa l'anima ce l'ho. E, ingenua pensavo non fosse nemmeno uno stronzo.
Lo avevo conosciuto sul lavoro: un uomo 8 anni più grande di me, con quel capello biondino che - personalmente - mi manda in pieno tilt mentale, una fortissima incapacità di essere simpatico ma con questa incredibile mancanza di ogni inibizione tale da farmi perdere, letteralmente ed irrimediabilmente la testa. Lo ammiravo così tanto, lo stimavo così tanto, aveva aggiunto così tanto sale alla mia tranquilla esistenza fatta di lavoro, amiche, Luna e famiglia da farmi perdere letteralmente la testa.
Come era normale che fosse, arriva poi il momento in cui l'ultimo uomo perfetto si trasforma nell'ultimo stronzo perfetto: uno stronzo terribilmente attraente, così sfacciatamente affascinante, ma che non perde la sua essenza di rifiuto sentimentale. Dopo la grande cesura (quindi dopo un insieme di tentativi di cesura andati male;), c'è stata qualche breve parentesi che non ha fatto altro che dimostrarmi quanto il modo in cui percepivo me stessa con il rifiuto fosse nettamente più sconvolgente (e coinvolgente) che con chiunque altro.
Così, dopo qualche seduta di Nutella e shopping terapia, abbiamo definitivamente abbandonato il momento delle parentesi. Abbiamo incolpato il dannato Walt per averci fatto credere che l'uomo perfetto arriverà a salvarci mentre siamo impegnate a pulire pavimenti ed a parlare con gli uccellini (ogni strano riferimento è puramente casuale), abbiamo incolpato anche Julia Roberts che, in Preatty Woman ci dice che "l'amore ti salverà la vita" e, perché no, anche la coppietta che si sbaciucchiava all'angolo del parco in cui andiamo ogni giorno a camminare.
Fino al momento in cui arriva l'epilogo della love story di Veronica Mars: dopo nove anni di lontananza, di storie fallite, di strane morti e di risse senza senso in qualche bar di Neptune, ecco che lei e Logan tornano ad amarsi. Il vero amore ha trionfato, raggiungendo l'acme del romanticismo hollywoodiano.
E allora capisci che sì, il primo amore è davvero indimenticabile: è la soglia critica, il punto da cui parte l'invasione degli stronzi che devono entrare nella tua vita.
è un pò come uno stargate che non puoi distruggere, una infestazione di formiche che non puoi estirpare, un pò come i peli della Luna che ti trovi ovunque in ogni momento della tua vita, a prescindere da quanto tempo trascorri a pulire.
Ma amiche, mai perdere la speranza: se non potrà piovere per sempre e se domani è un altro giorno, arriverà il momento in cui gli stronzi finiranno (o quello in cui faremo a caso anche a quelli che stronzi non lo sono).
Buona notte.. e buona fortuna a tutte!
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