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"Il primo bacio a Parigi" di Stephanie Perkins

Creato il 02 febbraio 2015 da Eliza @BiblioEliza
Buona sera amici lettori!Aspettavo l'uscita di questo libro da un bel po'. Vedevo sempre l'originale con una piccola scintilla negli occhi. Nel momento in cui mi sono decisa, "Lo leggo in inglese"!, scopro grazie ad una ragazza (mi pare in un commento su un altro blog... non mi ricordo chi sia la ragazza, ma sappi che ti voglio tanto bene!) che presto sarebbe uscito in Italia! E così è, o meglio sarà perché Il primo bacio a Parigi di Stephanie Perkins uscirà domani 3 febbraio per De Agostini e questa, grazie alla casa editrice, è la mia recensione in anteprima!

Titolo: Il primo bacio a Parigi
Titolo originale: Anna and the french kiss
Autore: Stephanie Perkins
Editore: De Agostini
Collana: Le gemme
Pagine: 431
Ebook: € 6,99
Cartaceo: € 14,90
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2015
TRAMA
Anna è pronta a passare un ultimo anno di liceo indimenticabile insieme alla sua migliore amica e a un ragazzo che sta per diventare il suo ragazzo. Ma il padre ha deciso di regalarle un'esperienza altrettanto indimenticabile: un anno in una scuola internazionale a Parigi! Peccato che Anna non riesca a prenderla con altrettanto entusiasmo: non sa una parola di francese, si sente l'ultima arrivata e non riconosce neanche il cibo che trova a mensa. Per fortuna nei corridoi si scontra con quanto di più interessante la città possa offrirle: Etienne St. Clair. Occhi splendidi, capelli perfetti, un'innata gentilezza e un'irresistibile ironia: St. Clair ha proprio tutto... anche una fidanzata, purtroppo! Per quanto Anna cerchi di non infilarsi in una situazione complicata, Parigi non è proprio la città adatta per resistere a una cotta colossale...

RECENSIONEHo letto meraviglie su Anna and the french kiss e sulla sua autrice. Insomma, leggi una recensione positiva, una recensione estasiata, una recensione da 100 stelle e via così e non puoi non incuriosirti. Devo dire che sono assolutamente d'accordo con tutto questo entusiasmo che gli gira intorno.
La storia. La storia di Anna e del suo anno parigino non sarà originalissima, non avrà un finale stupefacente ma l'ho trovata dolce e deliziosa. La Perkins ci presenta questa ragazzina americana paurosa e con qualche fissa di troppo e ce la fa seguire nella sua iniziazione al mondo romantico e raffinato della capitale francese. Anna non è felice di passare un anno a Parigi e tu ti ritrovi a domandarti: hai 17 anni, sei a Parigi da sola e non sei contenta? Sei pazza? Ma Anna ti spiazza subito: le mancano la madre, il fratellino, la migliore amica Bridge e il ragazzo per cui ha una cotta, Toph. Il passo a chiederti che cosa avresti fatto tu al posto suo è immediato: ovvio, avrei odiato mio padre con tutto il cuore, non per il fatto in se, ma perché non da nessuna possibilità di scelta e ti spedisce dall'altra parte dell'Oceano. Mi è piaciuto molto vedere gli inizi titubanti di Anna in questo nuovo mondo non sapendo una parola di francese, inizi passati a mangiare solo pane e frutta perché non sa come chiedere ai cuochi cosa vuole mangiare o ad imitare gli altri per andare al cinema, sua grande passione. Ed è vero, anche io mi sentirei come un pesce fuor d'acqua in una città che non conoscono e di cui non so la lingua!
A Parigi Anna frequenta la School of America e qui riesce ha conoscere un bel gruppetto di amici tra cui Etienne St. Clair, che ovviamente è il bello e affascinante della situazione. Un po' americano, un po' inglese e un po' francese Etienne ha il fascino del ragazzo di mondo e un po' più adulto dei coetanei. Il rapporto tra lui e Anna è palese fin da subito all'occhio esterno del lettore, e la la loro storia ha un che di già visto, con i continui tira e molla e qualche scenata qua e là. Quello che mi ha colpito è il fatto che i due siano all'inizio amici, anzi migliori amici e che si noti questa complicità "da amico" . Questa situazione è importante perché non solo non ci fa andare subito al sodo (dai, il romanticume bisogna meritarselo), ma ci fa anche conoscere meglio i due ragazzi e anche il mondo che gira loro intorno. Anna ed Etienne sono i due punti focali del romanzo, ma la Perkins ci da modo di guardare anche un po' oltre loro due. Vediamo quindi il rapporto tutt'altro che semplice che c'è tra i loro amici Josh e Rashmi, o la difficile situazione dei genitori di Etienne.
Anna ha un blog e scrive recensioni di film, è quello che vuole fare nella vita e come punto d'inizio prova la via del web. L'ho trovata una bella idea perché il cinema fa da collante tra la sua attuale vita e quella ad Atlanta, ma anche tra lei e Etienne. Lungo tutto il romanzo incontriamo piccoli momenti di film di vecchia data, visti dalla nostra protagonista in piccoli cinema d'epoca, dove un anziano signore con un bassotto ti da il benvenuto e durante la proiezione il silenzio è assoluto. Sono momenti che nella mia mente diventavano improvvisamente in bianco e nero.
I personaggi. Proprio i protagonisti sono quel piccolo quid che non mi ha convinta del tutto. Sono deliziosi, simpatici, stanno bene insieme. Insomma, il loro "essere nella storia" mi è piaciuto, però li ho trovati troppo complicati. Si avvicinano, si sfiorano, si azzuffano, litigano, ma c'è sempre questo loro ragionare che li frena di colpo. All'inizio pensavo che il problema fosse il fatto che Etienne avesse una ragazza, ma in realtà non è quello. Anna in alcuni momenti mostra poi un lato un po' troppo ingenuo, che lascia un po' perplessi. Mi è piaciuta però la loro complicità, il loro sapere cosa pensa l'altro, vederli gironzolare per Parigi alla ricerca di un ristorante che serva la cena del Ringraziamento o ad esprimere un desiderio davanti a Notre Dame. Ammettiamolo, vicini sono un amore e ti allarga il cuore vederli nei momenti si. Ti senti felice per loro.
In conclusione. La Perkins mi ha assolutamente convinta. Forse non è il romanzo perfetto, ma ci va vicino. Sa darti tante emozioni, grazie ad una bella storia d'amore divertente e delicata ed ad un'ambientazione quasi dall'altri tempi, in una Parigi in cui le cantanti d'opera cantano nei ristoranti e si sentono per  tutta la via, le patisserie hanno la fila fuori dalla porta e le vita magari non sarà rosa ma può sorprenderti in  mille modi.
Voto
Alla prossimaEliza

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