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Il primo contatto con la sanità svedese

Creato il 10 marzo 2011 da Kata
Ci siamo. Mi sono fatta male al ginocchio di nuovo. Sta veramente diventando una barzelletta il mio ginocchio sinistro plurilesionato e operato. In realtà è successo ancora in Italia, sabato scorso. Ma non ho fatto in tempo a farlo vedere a un medico italiano, e lunedì sono dovuta tornare in Svezia zoppicando (due aerei, un pullman e un treno... non è stata una passeggiata). Sono riuscita a farlo vedere domenica a un fisioterapista amico di Gabriele che mi ha diagnosticato una lesione al menisco mediale a "manico di secchio". Da operare. Accipicchia.
In questi giorni sono stata decisamente in pensiero per questa cosa. Anche se l'operazione non è tanto pesante come quella che avevo fatto due anni fa al legamento (ricostruzione del crociato anteriore), perché la fanno in artroscopia, è pur sempre un'operazione... Il fatto è che poi fino ad ieri semplicemente non ho avuto tempo di andare in ospedale. Martedì pomeriggio ho dovuto fare tre ore di insegnamento (da preparare martedì mattina), e oggi ho dovuto sostituire un collega malato a due lezioni. Sembriamo un Dipartimento di handicappati! Io zoppa ho sostituito il collega malato... :)
Fatto sta che ieri mattina ho chiamato l'infermiera del campus per chiedere consiglio sul da fare e lei mi ha detto di chiamare il Vårdcentral e prendere appuntamento. I Vårdcentral sono una specie di centri medici di quartiere dove si trovano gli ambulatori dei medici di base. Ricevono rigorosamente su appuntamento. All'ora di pranzo, con l'aiuto della mia amica italo-svedese, abbiamo provato a chiamare, ma un risponditore automatico ci informava che non si potevano più prendere appuntamenti. Abbiamo riprovato stamani. Al primo Vårdcentral abbiamo sentito la stessa voce registrata, al secondo ci hanno risposto ma hanno categoricamente detto che dovevo chiamare quello del mio quartiere (che per fortuna non era il primo, ma un altro ancora), dove finalmente abbiamo potuto lasciare i miei dati e aspettare che verso le 11 ci richiamassero (perché era una macchina a prendere i dati, non una persona). Infatti, alle 11 la mia amica riceve una chiamata al cellulare (abbiamo lasciato il suo, dato che lei è di madrelingua svedese e ci parla meglio), dicendo che non avevano più appuntamenti disponibili in questi giorni, e dopo un po' di insistenza di lei, ci hanno consigliato di andare in ospedale... Uff...
Così appena finita la seconda lezione sono andata al Frakturmottagning, il pronto soccorso di ortopedia, accompagnata dalla mia amica (che è stata veramente gentilissima a farmi compagnia), e dopo circa due ore e mezza di attesa, finalmente un medico mi ha visitato. Non mi dilungo sui dettagli, ho il ginocchio gonfio e ancora non si capisce bene cosa abbia esattamente. Devo tornare per un controllo tra due settimane. Comunque secondo il dottore, un medico giovane che avrà qualche anno più di me o forse neanche, non è da operare, ma solo da fisioterapia. Vedremo. Mi ha invece allarmato un po' sul legamento (quello operato), che secondo lui è lesionato. Ma vediamo che diranno fra due settimane. In modo curioso non mi hanno dato un appuntamento subito, ma mi arriverà una lettera a casa con data e ora della seconda visita.
Concludendo, il sistema dei Vårdcentral sembra estremamente rigido e gli infermieri al telefono molto indisponenti (lo dicono gli svedesi stessi, ci ha parlato la mia amica, non io). In tal senso questa storia è andata e finita un po' all'italiana. All'inizio è sembrato un gran casino, ma alla fine ce l'ho fatta a far vedere il ginocchio a un medico nel giro di due giorni. In Italia succede regolarmente così. Sembra tutto complicato o addirittura impossibile, ma all'ultimo momento salta fuori la soluzione.

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