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“Il primo filosofo” romanzo di Iannozzi Giuseppe – un breve estratto

Creato il 30 luglio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

romanzo di Iannozzi Giuseppe

Disponibile a breve

“Il primo filosofo” romanzo di Iannozzi Giuseppe – un breve estratto
Fu qualche anno dopo, con più maturità, che l’argomento tornò quasi di prepotenza a galla: io e Gianni ci eravamo persi di vista dopo la terza media; fu un’amicizia che durò giusto il tempo che doveva durare, cioè tre anni. Ci incontrammo quasi di sfuggita e poco mancò che l’uno non riconoscesse l’altro.
Io passeggiavo tranquillamente lungo via Roma: avevo addosso i miei stolidi vent’anni e barba incolta, i capelli lunghi sino alle spalle – che già mostravano i primi segni di debolezza per quella che poi sarebbe diventata un’inesorabile calvizie -, gli occhiali da sole neri, e addosso una maglietta, dei blue jeans e un paio di scarpe da ginnastica. Erano sette anni che non ci si vedeva: Gianni era diventato un giovane alto, coi capelli tagliati a spazzola biondi e folti, il volto leggermente più scavato di quanto lo ricordassi, la mandibola forte da uomo – un tipo che sarebbe stato l’orgoglio della razza ariana. Fu lui a riconoscermi: io non lo avrei mai riconosciuto con quella spilla littoria messa in bella mostra sul petto.
“Allora! Non si salutano i vecchi amici?”
Feci una smorfia; proprio non avevo sentore di chi potesse essere.
“Sono Gianni”, fece lui notando il mio imbarazzo.
“Gianni, certo come no!” Mi accesi una sigaretta.
Lui non disse nulla: ma si vedeva lontano un miglio ch’era un purista, uno di quelli che sarebbero capaci di metterti al rogo per una cicca accesa in loro presenza. E forse l’accesi solo per fargli dispetto; comunque lui non disse nulla in merito e si passò ad altro argomento.
“Hai più visto nessuno delle vecchie amicizie?”
Scossi il capo.
“E lavori? Studi?”
Uguale alla Santa Inquisizione: poco mancò che mi mettesse all’Indice per le mie idee che evitai accuratamente di dichiarare.
“Non lavoro. Non studio. Aspetto!” Più laconico non potevo essere.
Gianni comprese che non era proprio il caso d’indagare oltre: credo che mi si dovesse leggere proprio bene in faccia che più inviso non mi poteva stare lui, lui che indarno cercava di riesumare il cadavere di quella che fu la nostra amicizia.
“E Maddalena? Più saputo niente di lei?”
A quel tempo di Maddalena non sapevo proprio niente: ero solo contento che me ne fossi liberato. Mica potevo immaginare che fosse nell’infernale tunnel della droga!
“Niente.”
E lui candidamente: “Per un po’ siamo stati insieme.”
“Bene. E con ciò?” La cosa non mi toccava nulla affatto: la mia sola preoccupazione era di defilarmi il più presto possibile.
“Vedo che non t’interessa”, fece lui con amarezza. “Eppure credevo…”
“Credevi? Siamo stati compagni di banco per tre anni: avresti dovuto capirlo da te che certe cose io non le perdono. Non sono mica Cristo!” E buttai l’occhio con rabbiosa prepotenza sulla spilla littoria appiccicata sul suo petto.
Gianni comprese l’antifona, ciò però non lo distolse dal proposito di continuare a importunarmi.
“Già, vedo. Cogl’anni sei migliorato!” Voce impastata di sarcasmo. “Un tempo eri un imbelle.”
“Vero.”
“Il primo filosofo” romanzo di Iannozzi Giuseppe – un breve estratto
“Me la dai vinta così facilmente?”
“Semplicemente perché non ho intenzione di farmi il sangue amaro con te in nome della nostra vecchia amicizia, quella che ci vide insieme per tre anni a combattere le stesse battaglie.” E il mio occhio era sempre buttato sulla spilla.
Anche questa volta non s’inalberò: ed invece era proprio quello che io volevo, volevo che accadesse veramente, mica per scherzo!
“E ti ricordi di quando restammo con gl’orecchi incollati ad ascoltare A., la nostra insegnante, con la sua storia su Vlad Tepes, Dracula e l’Anticristo?”
“E questo che significa?”
“Io sono cattolico: queste cose mi bruciano a vivo sulla pelle.”
“Okay. E allora?”
Intanto s’era camminato non poco.
“Ti va di prendere un caffè?”, propose Alberto. “Pago io s’intende.”
“Quand’è così, cacciamoci pure nel migliore caffè del centro.” Questa la mia sfida.
Mica si tirò indietro


“Il primo filosofo” romanzo di Iannozzi Giuseppe – un breve estratto

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