E' la lettera di una mamma che e' ricorsa all'eterologa per lo stesso motivo per il quale io stavo per farlo, cioe' la mancanza di ovetti. Prematura. Io spero che la leggano in tanti, soprattutto tra quanti credono ancora che l'eterologa sia un capriccio di chi ha aspettato fino a 80 anni a fare figli perche' egoisticamente prima ha dato la precedenza ad altre cose, o perche' vuole un designer baby di quelli che si comprano sul catalogo di certe cliniche che offrono gameti di premi Nobel con gli occhi azzurri e i capelli biondi.
Spero anche che il dissenso da parte della Corte europea dei diritti umani sull'impossibilità per una coppia di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni sia un primo vero puntello verso lo scardinamento di tutta la Legge 40.
E poi gia' che ci sono spero anche che mi vorrete dare un consiglio, che io lo so che di voi mi posso fidare e qui tra noi e' tutto un brulicare di idee ricche e genuine che neanche i pezzetti di prosciuttino masticato tra i ricci di Picca.
Insomma, e' da quando e' nata Picca che vorrei scrivere una lettera al Pilota Donatore. La clinica mi ha confermato che loro gliela recapiterebbero senza problemi, e che se vogliamo possiamo senz'altro farlo.
Solo che poi, come per tutte le faccende che mi premono, mi coinvolgono e che sento come importanti, l'ho messa in stand-by e ho procrastinato. Tutto regolare, no?
E quindi ci troviamo alla soglia degli 8 mesi di Picca e non ho ancora buttato giu' neanche due righe. Fino a due ore fa, in realta', DH era totalmente ignaro di questa mia segretissima e importantissima missione. Semplicemente non avevo mai osato sollevare la questione.
Poi stavamo guardando degli annunci su internet di gente che cerca casa qui nel borgo pedemontano, per affittare la casa di zia Arsenico e Merletti, e salta fuori questo annuncio di un pilota Ryanair che cerca casa.
Vi ricordo che il Donatore fa il pilota...(oltre a quello so che e' alto, castano chiaro, occhi marroni, ha come hobby il vino (O_o) ).
Allora mi son detta 'Sfolli, o adesso o mai piu'', e gliene ho parlato. Mangiandomi le parole, arrancando, farfugliando incoerentemente.
E lui mi ha semplicemente detto, calmo e pacato: 'Certo, scrivi pure'. Love.
Quindi io ora avrei carta bianca.
Carta bianca per scrivere al Donatore. Capite?
Carta bianca per esprimere tutta la mia gratitudine e il mio amore per Picca, per la Vita, per questo miracolo dell'essere mamma che per poco non mi era scivolato tra le dita, cosi in un soffio, e senza possibilita' di appello, per questo miracolo che grazie al suo contributo ha sovvertito completamente le regole della natura producendo la cosa piu' naturale e allo stesso tempo piu' misteriosa che possa esserci.
Che gli scrivo io a questo?
Gliela mando una foto di Picca?
Cosa gli avranno scritto le altre 9 famiglie che ha aiutato a creare?
Non saremo la prima lettera che riceve, giusto?
Certamente gli raccontero' della trepidante attesa di una famiglia, di quattro persone che sono diventate nonni per la prima volta e che stravedono per la loro nipotina e la cui vita ha acquistato tutto un senso nuovo, e dell'amore e della gioia che i riepie il cuore quando li vedo cosi felici.
E poi gli raccontero' di Picca, dei suoi boccoli dai mille colori (oro, paglia, rosso, castano, che in inglese ho scoperto che si dice color "strawberry fields"!), delle sue labbra a beccuccio, dei suoi piedoni, dei suoi dentoni precoci, del suo gattonare deterinato e della sua indipendenza in tutto quello che fa.
E di tutto l'amore, e di tutta la gioia.
Ma poi penso che forse ne vuole sapere il meno possibile, di queste creature che ha contribuito a creare. Che e' gia' tanto se ha spinto se stesso e i suoi gameti nella "Little Boy's Room" per usufruire dei giornaletti zozzetti non una, ma almeno una decina di volte. Tutto aggratis.
E tutto senza la minima certezza che al compimento dei 18 anni, queste creature non gli bussino alla porta (ma Picca no, lei gno!) in cerca di risposte. Perche' in UK c'e' il piccolo dettaglio non insignificante che la legge non prevede l'anonimato dei donatori.
E forse, dopo tutto, piu' di tanto non ne vuole sapere...
(questo post mi si era cancellato per sbaglio - giuro non ricordo di averlo cancellato, sara' che non ne voglio proprio sapere di scrivere questa famosa lettera?? Allora l'ho riscritto basandomi su una bozza di questa mattina. Noi intanto abbiamo fatto valigie e stiamo per chiudere baracca e burattini e andare in Liguria con la suocera per una settimana. Speriamo che Picca in spiaggia non decida di cibarsi di ciottolato al pesto...)
Au revoir!!